Sono state pubblicate di recente (all’interno del Sito Fatf–Financial action task force on Money Laundering, conosciuto anche come Gafi–Groupe d’action financière) tre importanti consultazioni pubbliche relative alle bozze di linee guida all’approccio basato sul rischio (Rba Risk-based approach) per i Professionisti legali, i Contabili ed i Fornitori di servizi fiduciari, Trust e Societari in materia di antiriciclaggio.
Le pubblicazioni di questa organizzazione inter-governativa prevedono anche delle linee guida (Guidances),quaderni di buone pratiche ed altri vari documenti finalizzati a supportare i Paesi nell’applicazione degli standard internazionali antiriciclaggio. Questi documenti appartengono alla Soft Law ossia quella prassi internazionale che viene considerata un modello da recepire nei singolo ordinamenti degli Stati. Nell’Unione europea le Raccomandazioni Gafi sono esplicitamente richiamate nelle Direttive antiriciclaggio recepite nei singoli ordinamenti. Questi orientamenti sono rivolti a fornire sostegno sia al settore pubblico che a quello privato e si concentrano sui rischi di riciclaggio e sulle relative misure di mitigazione.
Per raggiungere questo scopo, il Gafi ha iniziato la consultazione degli stakeholder del settore privato per richiedere pareri e proposte mirate sui tre documenti di orientamento che intende adottare nella sua riunione plenaria di giugno 2019.
I documenti risulteranno utili anche alle Autorità di vigilanza italiane ed europee oltre che agli organismi di auto-regolamentazione dei Professionisti italiani (Consigli nazionali di Avvocati, Notai e Commercialisti) che hanno emanato (o stanno emanando) le rispettive regole tecniche antiriciclaggio.
Utili, nella bozza riguardante le professioni legali, la precisazione secondo cui i servizi prestati comprendono quelli forniti sia da avvocati che da notai e sono inclusi nel glossario Faft-Gafi nella definizione di “Attività e Professioni non finanziarie non designate”. In queste bozze di linee guida, il Gafi ha rivisto le sue guide all’approccio basato sul rischio per le professioni legali del 2008, quella per le professioni contabili e quella per i servizi di trust/fiduciarie/societari del 2009. Lo scopo è di adeguarle ai nuovi requisiti Gafi, riflettendo l’esperienza acquisita dalle Autorità pubbliche e dal Settore privato nel corso degli anni di applicazione di queste prassi antiriciclaggio.
Queste bozze in consultazione, seguono l’ultima sessione plenaria del Gafi di febbraio in cui sono stati espressi giudizi molto positivi riguardo il nostro Paese, evidenziando un rafforzamento complessivo del nostro Sistema antiriciclaggio. A livello internazionale è stata, invece, evidenziata la necessità di ridurre adeguatamente i rischi di riciclaggio di denaro associati alle attività patrimoniali virtuali.