L’8 marzo La Fisac Cgil Calabria è contro la Lega Salvini di Crotone

Certamente eravam opiù appagati lo scorso anno nell’inviare gli auguri per l’otto marzo con una poesia di Pablo Neruda… Quest’anno siamo costretti, nostro malgrado, a passare da una forma d’arte, al commentare il manifesto dell’8 marzo della Lega…

Ed allora, il Segretario Generale della FISAC-Cgil Calabria, la Segreteria tutta, ed il Dipartimento per le politiche di Genere, della nostra categoria regionale, attoniti e sgomenti, siamo a dover constatare questo balzo nel 1500, perpetrato dalla Lega Salvini di Crotone che ci tiene a sottolineare come, dal punto di vista leghista, la donna – cito testualmente – abbia “una grande missione sociale da compiere per il futuro e la sopravvivenza della nazione”

La lega crotonese afferma in buona sostanza che la dignità della donna viene offesa dalla capacità della donna stessa di essere in grado di autodeterminarsi, offendendo in tal modo la possibilità che ciascuna donna ha di decidere per se stessa.

Strano, si sono forse dimenticati di aggiungere che per le donne che hanno una propria autonomia ed un proprio pensiero verrà ripristinato il “Rogo”…

Siamo nel 2019 compagne e compagni, ma la triste realtà dei fatti è che a tutt’oggi, purtroppo le donne non sono ancora rispettate.

Non sono rispettate in primis e troppo spesso fra le mura domestiche; non sono rispettate nei luoghi di lavoro; non sono rispettate nelle scelte che si fanno nelle aziende per la selezione della classe dirigente; ma la cosa più grave resta sempre la mancanzadi rispetto per la donna nella sua dignità di persona.

Dopo anni di conquiste sociali, ora c’è chi vuole rimettere in discussione i diritti raggiunti.

Il ddl Pillon aumenta la disparità di genere, e diventa di fatto una riforma contro le donne ed i bambini, in un Paese già al primo posto in Europa per le diseguaglianze.

Non si ferma la piaga delle violenze di genere, dei femminicidi, delle molestie.

Resta così purtroppo sempre attuale lo slogan della CGIL: La violenza sulle donne – di qualsiasi tipo essa sia – è una sconfitta per tutti.

Ed allora è tornato nuovamente il tempo di lottare per invertire questa tendenza e per ricostruire una cultura nuova, che faccia della differenza di genere non un punto debole ma un valore per tutte le culture e per tutte le società.

Partiamo da noi:

In Calabria, in certi ambienti, stiamo assistendo ad una regressione culturale che vorrebbe far ritornare la donna chiusa fra le pareti domestiche.

Ma come hoscritto in un messaggio telefonico stamane,

“Certe donne”calabresi, in barba alla Lega di Salvini di Crotone, “BRILLANO”anche lontane dal focolare…

FISAC-Cgil Calabria


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