Ritorna periodicamente l’idea di ridurre i costi operativi attraverso l’abolizione delle guardianie esterne alle filiali.
Si potrebbe dire che dopo aver risparmiato sulle tasche dei lavoratori, si tenta di risparmiare sulla pelle dei lavoratori.
Per carità, in linea di principio le motivazioni addotte per giungere ad una ipotesi del genere potrebbero anche avere una loro validità.
In effetti, le statistiche dicono che le rapine continuano a calare dovunque; le filiali vengono dotate di misure di sicurezza sempre più sofisticate ed efficaci; i progetti di digitalizzazione dovrebbero portare ad un utilizzo sempre più ridotto del contante e finanche del “contatto fisico” tra il cliente e la filiale.
Tuttavia, tra la teoria e la pratica c’è una distanza fatta di realtà, di peculiarità locali, di analisi ambientali, di “valutazioni a latere”. Il fatto che le decisioni vengano prese in maniera “corsara” e “carbonara”, tentando di evitare un confronto con RLS e RSA locali, ci dà la certezza che persino gli algidi vertici aziendali responsabili delle scelte in materia siano concordi con questa dicotomia tra realtà teorica e realtà effettiva.
Purtroppo per loro le organizzazioni Sindacali sono ben attente e pronte a reagire ad ogni tentativo di subordinare il benessere lavorativo dei colleghi al mero risparmio dei costi di cui, peraltro, nessuno vuole sottovalutare l’importanza. Coerentemente con la storia del sindacato reggino, e calabrese in generale, chiediamo un immediato incontro con il Direttore Operativo e con il Delegato Salute e Sicurezza per avviare un confronto serio e costruttivo sulla materia, al fine di cercare una soluzione che tenga conto delle esigenze di tutte le parti in causa.
Ovviamente, la formale sospensione di ogni decisione in merito è conditio sine qua non per l’avvio del confronto. Sin da subito invitiamo tutti i colleghi ad osservare le norme di sicurezza con particolare diligenza, senza lasciarsi distrarre da motivazioni commerciali o da “opportunità relazionali” come accade fin troppo spesso nella quotidianità. A tal proposito ricordiamo che:
• Non è ammesso effettuare operazioni oltre l’orario di lavoro, sia prima della pausa pranzo sia a fine giornata;
• La ricezione/consegna di plichi va effettuata da due persone ed in locali posti al riparo dalla vista della clientela;
• Il Bancomat può essere aperto, per evidenti ragioni di sicurezza, a filiale chiusa o in orario di apertura al pubblico adottando tutte le misure idonee a garantire la sicurezza (chiusura porte d’ingresso, messa in stato manuale della bussola, presenza esclusivamente di personale conosciuto alla Banca, etc.);
• In generale vanno rispettate pedissequamente tutte le previsioni del documento normativo 1516.
Ricordiamo, soprattutto, che le conquiste sindacali costano anni di battaglie ma rischiano di perdersi in un attimo di disattenzione. Non arretrare è un impegno di ognuno di noi, nessuna lavoratrice o lavoratore può sentirsi esonerato dal fare la propria parte.
Le OO.SS. della provincia di Reggio Calabria, ancora una volta, si esprimono in termini di apertura al confronto ma resta altrettanto irremovibili e intransigenti sui principi della tutela dei colleghi e del nostro territorio.
04.02.2019
Le Segreterie