Il 13 febbraio si è svolto l’incontro congiunto delle Segreterie delle OO.SS. di Unicredit S.p.A. e Unicredit Services SCpA con la responsabile della struttura Sig.ra Ricco e il Responsabile Global Sig. Chiaverini che hanno illustrato la riorganizzazione dell’area Operations e BT con effetto dal 1° aprile,
Ricordiamo che Business Transformation, quale struttura interna alla Banca, nasce nel 2012 come supporto/task force per svolgere attività di supporto operativo e come risposta alla razionalizzazione della rete fisica delle filiali; Operations è una divisione interna a UniCredit Services che svolge la propria attività all’interno del Gruppo sin dal 2001, sotto differenti denominazioni.
Nel tempo le attività di questi due perimetri si sono ampliate nel numero e nella complessità ed è aumentato anche il valore aggiunto collegato alla operatività delle due strutture.
Come annunciato da Angelo Carletta, Responsabile Globale della COO Area, è in fase avanzata un progetto di trasferimento delle Operations e di Real Estate da Unicredit Services a Unicredit S.p.A. Tale progetto avrà effetto, dopo i dovuti passaggi autorizzativi, di legge e contrattuali, presumibilmente a partire dal mese di giugno 2019.
L’area Operations – BT, che attualmente occupa 2056 Lavoratori, di Unicredit S.p.A. e Unicredit Services, distribuiti in 75 Poli, sarà rinominata Banking Operations Italy.
I criteri della riorganizzazione sono, per l’Azienda, così declinabili:
- semplificare la struttura con la costituzione di specifici riporti per aree di business ai quali colleghe e colleghi possano riferirsi;
- accogliere le esigenze della clientela che sempre di più aderisce ad un modello meno intermediato del rapporto con la banca: le operazioni avvengono, sempre più con documenti che nascono digitali direttamente dal cliente e che hanno il duplice effetto di evitare l’interfaccia con la filiale e di eliminare la ripetitività del “data entry” permettendo di aggiungere valore alle attività sin qui svolte;
- mettere le persone al centro, curando maggiormente la formazione rispetto alla qualità dei contenuti, non più solo limitata alla conoscenza dei singoli processi, allo scopo di incrementare le competenze individuali, per questa ragione è stata avviata una mappatura delle competenze che coinvolge tutte/ i le lavoratrici/tori;
- conseguire un risparmio in termini di esborso fiscale come conseguenza della internalizzazione delle strutture Operations e Real Estate.
Questo insourcing, infatti, sottrae la capogruppo dalla fatturazione ad una società consortile, che non beneficia più dell’esenzione fiscale. Non sono previste riduzioni di personale e neppure chiusure di poli, se non di quelli che per le uscite in esodo/pensione, si svuotano di risorse in modo fisiologico.
L’illustrazione dettagliata delle singole Unit in cui Banking Operations Italy si strutturerà può essere descritta sinteticamente come un rafforzamento della struttura di governance con un accorciamento della catena organizzativa e di controllo, con meno dispersioni in termini di tempo di coordinamento, di monitoraggio e velocizzazione delle decisioni.
Da parte nostra abbiamo chiesto:
- che vengano adeguatamente riconosciute e valorizzate le professionalità e le competenzedelle Lavoratrici e Lavoratori di BT e di Operations, compresa la grande disponibilità e adattamento al cambiamento che caratterizza queste/i colleghe/i, anche attraverso il riconoscimento di percorsi professionali adeguati;
- che sia salvaguardata l’esperienza dell’”Accademy” e che la formazione venga erogata con modalità non esclusivamente “on line”, in coerenza con le dichiarazioni aziendali di voler incrementare la professionalità dei Colleghi e delle Colleghe a 360 gradi;
- che sia adeguata e resa disponibile la normativa aziendale perché non si ripeta più il pericoloso fenomeno della produzione in autonomia, da parte dei Lavoratori di vademecum per sopperire alla carenza di circolari e ordini di servizio;
- che il Gruppo avvii un percorso di cambiamento culturale affinché non vi siano pregiudizi di ghettizzazione, come in parte avviene oggi.
È stato chiarito, nel corso dell’incontro, che la applicazione “dashboard”, già presente in UnicreditServices, è un monitoraggio delle attività svolta collettivamente e non della produttività del singolo dipendente: come tale è e sarà gestita.
Non possiamo che riconoscere come il percorso dalla originaria struttura dei BT a quella che sarà, dal primo aprile, Banking Transformation Italy, è stato di continua crescita, per contributo della struttura alla Banca e al Gruppo, per la qualità delle attività confluite, ma soprattutto grazie all’apporto delle Lavoratrici e Lavoratori di Bt e di Operations che hanno sempre operato con grande applicazione, professionalità e passione, anche in situazioni di gravi difficoltà organizzative, di disagio anche umano e talvolta di abbandono.
Vogliamo inoltre chiarezza sul futuro di UniCredit Services.
Considerando che UniCredit Services si svuoterà di circa 1/3 dei Colleghi dopo l’estate, vogliamorassicurazioni sul futuro dei Colleghi e delle Colleghe per scongiurare ulteriori cessioni o esternalizzazioni di attività e di Lavoratori e Lavoratrici: cessioni ed esternalizzazioni alle quali il Sindacato, unitariamente, si è sempre dichiarato contrario.
Milano 21 febbraio 2019
Segreterie di Coordinamento UniCredit S.p.A. Segreterie di Coordinamento UniCredit Services SCpA
Segreterie di Gruppo UniCredit
Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – UniSin