Livorno, 9 settembre 2018 A partire da questa settimana si terranno le assemblee congressuali di base delle iscritte e degli iscritti che lavorano nelle banche, nelle assicurazioni e nelle esattorie della provincia di Livorno. Sarà un’occasione per confrontarsi sui temi più generali del congresso ma soprattutto sul rapporto tra aziende del credito e territorio.
Le lavoratrici e i lavoratori delle aziende di credito sono sempre più soggetti a pesanti pressioni commerciali che si ripercuotono sulla loro salute psico-fisica e che minano inevitabilmente il rapporto banca-cliente. In questi anni essi hanno anche sostenuto molti sacrifici a seguito dei processi di ristrutturazione o riorganizzazione dovuti alla crisi ma anche allo sviluppo della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica. Tali processi, che non hanno risparmiato la nostra provincia, hanno determinato esuberi e chiusure di sportelli, soprattutto nei centri più piccoli.
Se consideriamo inoltre quanto contenuto nell’art. 47 della Costituzione (“La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme…”) non possiamo non constatare come questi temi dovrebbero chiamare in causa anche altri soggetti, come lo Stato e le istituzioni locali che si sono invece contraddistinti per il loro silenzio assordante quando per esempio in questi anni si è proceduto alla chiusura delle sedi provinciali della Banca d’Italia (in Toscana sono rimaste per ora solo a Livorno, Firenze e Arezzo) che svolgevano a livello territoriale un’importante azione di controllo e coordinamento sull’attività bancaria e sui flussi economico-finanziari.
In generale non va poi certo bene che si chiudano gli sportelli bancari senza valutarne l’impatto sul relativo territorio. E’ ad esempio il caso delle periferie geografiche e sociali dove spesso gli abitanti sono più anziani e hanno difficoltà sia a spostarsi per trovare lo sportello più vicino (a volte anche 20/30 chilometri) sia a utilizzare gli strumenti messi a disposizione dall’innovazione tecnologica e dalla digitalizzazione, strumenti che solo in alcuni casi possono sopperire a tale disagio.
Tutti questi temi saranno certamente centro di discussione nelle nostre assemblee e nel congresso (in programma il prossimo 11 ottobre presso l’Hotel Universal di Livorno) ma dovranno esserlo ancor di più nella trattativa di rinnovo del Contratto nazionale in scadenza a fine anno. L’obiettivo è infatti riuscire finalmente a creare un “nuovo modello di banca” che il sindacato aveva già presentato alle aziende nella precedente piattaforma ma che diventa quanto mai necessario in questo rinnovo.
Fisac Cgil provincia di Livorno