Diario Congressuale UNI Global Liverpool 19 giugno

La prima giornata del 5° Congresso Uni Global nella sua sessione pomeridiana è stata soprattutto dedicata al commiato del Segretario Generale Philip Jennings, in carica dal 2001.
La solennità di questo commiato riflette la grande popolarità, stima e affetto che Philip si è conquistato in tutti questi anni nonché negli anni 90 quando era Segretario Generale della FIET, la Federazione internazionale a cui erano affiliati i sindacati dei settori Finanza e Commercio.

Della fusione di FIET con le Federazioni che rappresentavano poste, telecomunicazioni e grafici lo stesso Philip Jennings fu il principale promotore alla fine del passato millennio, un’operazione che portò alla costituzione di UNI (acronimo di Union Network International) una Federazione mondiale, articolata in Regioni (corrispondenti sostanzialmente ai continenti) e nei settori che la compongono, in rappresentanza di 20 milioni di lavoratrici e lavoratori.

Come sindacati italiani abbiamo intrattenuto una relazione forte ed interattiva con Philip in tutti questi anni, caratterizzata da una grande e reciproca franchezza che si è espressa anche in battaglie politiche dell’Italia su questioni quali quelle relative alle quote di affiliazione e alla democrazia interna, battaglie che hanno aggregato i sindacati dell’Area Mediterranea e che hanno associato di volta in volta sindacati di altre aree d’Europa e del Sud America.

Al di là dei risultati sui temi specifici, queste battaglie hanno consolidato il nostro ruolo in UNI a tutti i livelli, essendo state condotte con approcci e modalità in grado di produrre un reciproco riconoscimento con questo Segretario Generale, la cui intelligenza e capacità di rappresentare la complessità di una Federazione sindacale di queste dimensioni, gli sono valse un fondamentale consenso e convinto sostegno da parte dei sindacati italiani e in generale di tutti i sindacati affiliati.

La seconda giornata ha visto quindi decisivi momenti elettorali, il primo dei quali l’elezione a Segretaria Generale della statunitense Christy Hoffman che, negli ultimi due mandati congressuali, era l’Aggiunta di Jennings.

La candidatura di Christy aveva già attraversato le consultazioni del Management Committee e dell’Esecutivo uscenti, così come quella della tedesca Alke Boessinger per la carica di Segretaria Generale Aggiunta, già Capo Dipartimento del settore Commercio, la quale invece si era misurata con altre due candidature risultando infine la candidata selezionata dal Management Committee, l’organismo direttivo massimo di Uni Global, espressione dei sindacati affiliati, secondo un criterio di rappresentanza che incrocia le aree geografiche con i settori di appartenenza dei sindacati nazionali stessi.

Al vertice di UNI avremo quindi per questo mandato quadriennale due donne, entrambe espressione di quello che potremmo definire l’apparato politico di UNI, a riconferma di una prassi dove il governo dell’Organizzazione ed il suo controllo democratico sono rispettivamente affidati ai funzionari di UNI ed ai dirigenti sindacali espressi dai sindacati nazionali.

L’elezione di Christy e di Alke è avvenuta per voto palese all’unanimità dei delegati e precede l’elezione del Comitato Esecutivo entrante, l’organismo dirigente “ampio” (analogo ad un nostro Direttivo nazionale) che sarà composto da 117 membri titolari(più altrettanti primi e secondi sostituti) resterà in carica fino al 2022.

La sua composizione, oltre al vincolo perentorio dell’equilibrio di genere al 40% minimo, è regolata dal peso specifico del numero di iscritti che i settori e le aree geografiche complessivamente dichiarano ad UNI e sui quali i sindacati nazionali pagano le quote di affiliazione.

La FISAC-CGIL, con Agostino Megale, ha rappresentato per due mandati l’Area Mediterranea sia nell’Esecutivo sia nel Management Committee.

La giornata odierna ha quindi richiesto un nostro diretto impegno unitario sia a livello dei sindacati italiani, sia a quello dei sindacati di tutta l’Area Mediterranea, finalizzato a comporre il quadro complessivo delle candidature per l’Esecutivo la cui elezione è prevista per domani e sulla quale vi riferiremo.

Per quanto riguarda il Management Committee la sua elezione sarà compito del neoeletto Esecutivo. Sarà composto da 25 membri in rappresentanza delle Aree e dei settori.

Anche a questo proposito, come abbiamo fatto in questi giorni a Liverpool, sarà necessario, dopo il Congresso, un paziente lavoro unitario finalizzato a svolgere un ruolo significativo in particolare come sindacati del settore nell’Area Mediterranea (Italia, Spagna, Portogallo, Malta, Grecia, Cipro e Turchia) dato che nel Maggio 2016 ci siamo strutturati in UNI MED FINANCE, la Federazione che appunto rappresenta in UNI i sindacati di settore dell’Area e della quale, in quel contesto Mauro Bossola della FABI è stato eletto Presidente e Mario Ongaro Segretario Generale.

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