Come se non bastassero stampa e media a distruggere l’immagine del MPS, nella Rete circolano in questi giorni nuovi e vecchi Dirigenti Territoriali che anziché supportare il difficile compito dei Dipendenti con ottimismo ed organizzazione, sembrano piuttosto tendere a scaricare le responsabilità della situazione passata e futura della Banca sulle spalle dei Dipendenti.
Non dimentichino, i nuovi manager della Rete, che se la Banca ha ancora una forte e solida presenza nei territori, é grazie anche e soprattutto alla consueta e responsabile dedizione dei suoi lavoratori.
Gli stessi lavoratori che con professionalità, competenza ed onestà e con la loro capacità di relazionarsi coi Clienti, hanno contribuito negli ultimi anni alla creazione del terzo polo bancario italiano mentre “altri” pensavano ad “altro”.
Le pressioni commerciali che i nuovi Responsabili d’Area veicolano fra i Dipendenti troppo spesso con “insistenze” che sfiorano le minacce, in questa situazione ci appaiono sovente inconsulte ed irrazionali.
Così come le insistenti richieste di report giornalieri individuali sono INACCETTABILI a tutti gli effetti oltreché contrarie ad ogni norma legale e contrattuale: la criticità attuale del Monte Paschi Siena chiede ora a gran voce una forte condivisione coi Dipendenti delle scelte e degli indirizzi, non certo burocrazia, controlli ed alzate di toni.
Situazioni periferiche di questo genere, così gestite, non creano certamente un clima di collaborazione, non danno sicurezze ai lavoratori della Banca e soprattutto non fanno ripartire la certezza che ognuno contribuisce fattivamente ad un progetto comune in cui credere, insieme.
Non ci sembra insomma il momento di alzare la voce contro i Dipendenti della Banca che hanno dedicato e stanno dedicando certamente come e forse più di “altri” tutte le proprie energie nel tentativo di tenere alto il buon nome dell’Istituto e stanno spendendo la loro faccia in prima linea per mantenere posizioni e penetrare ancor più nei territori nell’ottica di garantire una prospettiva ed un futuro alla loro Banca.
Ancona, 18 febbraio 2013