Nei giorni 6,7 e 8 Febbraio 2013 si è tenuto ad Albufeira, in Portogallo, il meeting promosso dell’Uni Europe Youth Commitee che rappresenta il movimento giovanile di Uni Global Union Europe.
La capillarità ed eterogeneità dei settori e dei paesi rappresentati in Uni Global Union (900 Organizzazioni Sindacali in tutto il mondo) e nello specifico in Europa, costituiscono una ricchezza inestimabile dal momento in cui la collaborazione reciproca risulta essere l’unico strumento per rafforzarne il peso politico del mondo del lavoro.
Erano presenti delegate/i -rappresentanti sindacali di vari settori lavorativi: commercio, trasporti, pubblico impiego, settore finanziario ecc.
La CGIL era presente con due Federazioni: la Fisac e la Filcams.
I lavori sono iniziati con i saluti della presidenza uscente (tedesca). Successivamente sono state illustrate le attività svolte dal Comitato Giovanile nel biennio trascorso. A titolo esemplificativo la lotta a favore di adeguati trattamenti salariali dei lavoratori, i diritti sociali e la battaglia contro ogni forma di discriminazione e razzismo.
Il meeting è stato occasione per approvare le mozioni che saranno parte integrante dell’“Action Plan 2013-2015”, per l’elezione dei/delle delegate/i incaricati di promuoverle, di tre vicepresidenti e per effettuare la nomina della nuova presidenza (UK).
Il risultato delle votazioni ha visto l’elezione dei candidati francese e tedesco assieme alla candidata Portoghese (precettata per favorire l’equilibrio di genere) in qualità di vicepresidenti e, per quanto riguarda l’area tre, della nomina di una delegata italiana (Uni Europe è divisa in quattro aree e quella a cui appartiene l’Italia è l’area tre, Sud Europa).
Il focus delle mozioni è stato incentrato sulle tematiche economiche e sociali europee. Il titolo era particolarmente significativo: “For a social Europe – An Europe for young people” (per una Europa sociale – un Europa per i giovani).
Tra le priorità per il prossimo biennio, interne all’area sud Europa, vi è quella del potenziamento comunicativo e politico della nostra area: una forte auto-critica ha caratterizzato il dibattito interno. Tra le varie mozioni politiche presentate, infatti, nessuna era espressione dell’area di appartenenza italiana. La maggior parte di esse provenivano dalle aree cinque (Austria e Germania) e due (nord Europa).
Il documento finale prodotto dal comitato è stata una sintesi dei vari temi politico-economici emersi in modo preponderante durante la crisi: l’urgenza di un potenziamento della rappresentatività sindacale giovanile; il contrasto alla precarietà; l’inversione di rotta rispetto alla politica dell’Austerità europea ed ancora il contrasto ai crescenti movimenti di estrema destra.
La voce delle più giovani generazioni è fondamentale per costruire una Europa che sappia mettere al centro il lavoro e che abbia una prospettiva di lungo periodo.
Il meeting di Albufeira oltreché occasione per rinnovare i/le delegate/i e l’ufficio di presidenza è stata occasione per programmare un lavoro comune. L’indicazione è chiara: più Europa e più lavoro.