Affidare ai Gestori delle Risorse Umane, il compito di fare propaganda in merito all’accordo separato del 19/12 è un grave errore. Ci pare infatti improbabile che si tratti di iniziative personali e spontanee. I GRU sono titolari di un ruolo che, indubbiamente, ha finalità ben diverse dalla pubblica valutazione dei contenuti e del merito delle relazioni industriali.
Vi è inoltre, una sostanziale violazione del dettato costituzionale, poiché questa palese commistione con l’agire professionale, impedisce di fatto ai GRU stessi, l’esercizio del diritto –sancito per l’appunto dalla nostra Costituzione- di esporre e vivere liberamente e nelle sedi democraticamente dovute, le proprie opinioni.
Ai colleghi GRU –prescindendo ovviamente, dalla propria autonoma e comunque rispettabilissima visuale sull’ipotesi di accordo del 19/12 scorso- vanno dunque la nostra solidarietà e la nostra comprensione.
Considerare l’emergenza assoluta e la generalizzata perdita di credibilità di tutte le istituzioni operanti all’interno di questa Banca, come un comodo alibi per instaurare una sorta di monopolio culturale è pericoloso e fuorviante.
Simili iniziative, certificano a nostro avviso, la strumentale volontà di azzerare le residue forme di democrazia esistenti in MPS, liberando ulteriori spazi di manovra per far pesare ulteriormente sul lavoro e sui lavoratori le gravissime responsabilità di un’intera classe dirigente.
Bologna, 30/01/2013 Coord. RSA Fisac/CGIL MPS Emilia-Romagna