Ciao a tutte e tutti,
siamo sicuri che avete avuto modo di leggere l’accordo separato firmato da FABI, FIBA-CISL, UGL e UILCA-UIL.
Pur con tutta la buona volontà, dopo aver letto più volte il testo integrale dell’accordo non riusciamo a trovare la parte positiva.
Lasciare che 1110 (per ora) dipendenti, colleghi, persone con famiglie, vengano “societarizzati” (tra tutti i termini inventati in questi anni è uno dei più brutti e falsi) senza alcuna reale garanzia di contratto, ma soprattutto di occupazione futura, è deprimente. “LA BANCA SI IMPEGNA A GARANTIRE LE SOLUZIONI PIU’ OPPORTUNE” –come recita a pag. 3 l’accordo- in linguaggio giuridico vuol dire NESSUNA GARANZIA.
Si potrebbe pensare che di fronte alla crisi della nostra Banca qualche sacrificio sia necessario, o che era meglio trattare perché altrimenti non si sarebbe ottenuto niente. La FISAC ci ha provato, è rimasta al tavolo delle trattative fino all’ultimo momento utile, ma francamente accettare le condizioni a senso unico poste dall’azienda non è stato possibile.
Oltre a perdere i colleghi che verranno esternalizzati perderemo il CIA e con esso numerosi diritti normativi a cui forse finora avevamo dato poco peso o forse avevamo dato per scontati; avremo una netta perdita di salario, aggravata ulteriormente dall’orario di solidarietà cui sarà sottoposto ogni dipendente. Inoltre questo accordo è un duro colpo all’area contrattuale del settore del credito nella sua interezza e vanifica i sacrifici già sostenuti dalle lavoratrici e dai lavoratori con il sofferto rinnovo del CCNL firmato solo pochi mesi fa.
Ciò che l’azienda ha per grazia voluto concedere (buoni pasto, polizze e permessi) sono briciole di fronte a ciò che ci ha tolto, sono garanzie che aveva già dichiarato non voler intaccare (vedi varie lettere di Viola e Dalla Riva) o sono parti di salario che non ci ha potuto negare per previsioni contrattuali o di legge.
La FISAC CGIL in questi giorni sta svolgendo le assemblee di tutti i Lavoratori su tutto il territorio nazionale. Abbiamo chiesto alle sigle firmatarie di tenere assemblee unitarie con voto certificato. Come certamente saprete, la risposta è stata negativa. Noi ci stiamo chiedendo il perché.
I Lavoratori sono sovrani e dovrebbero avere la possibilità di esprimere un giudizio vincolante per tutti in merito all’accordo che nel bene e nel male avrà conseguenze su loro stessi.
Per quanto possibile noi faremo votare il più ampio numero di lavoratori (iscritti e non alla FISAC CGIL).
Validare un simile accordo vuol dire tradire i colleghi del COG, vuol dire tradire i sacrifici fatti per ottenere ciò che avevamo, vuol dire avallare le scelte di un management miope ed arrogante.
Partecipare alle assemblee è un diritto ma soprattutto un dovere di tutti per dire NO a questo accordo scellerato.
Siena 16 Gennaio 2013
La Segreteria