Rsa Area Antonveneta: Terrorismo 4.0

1a - Fabi 2 - First Cisl 3 - Fisac Cgil 6 - Uilca 7 - Unisin

Venerdì scorso è stata inviata dal Reparto Coordinamento di BMPS Area Territoriale Antonveneta a tutti i DTM, i settoristi e i titolari la seguente mail:
“Buongiorno, da parte del Capo Area, inoltriamo articolo tratto dal Corriere della Sera di ieri, per vostra opportuna conoscenza e deduzione.”
La mail è poi stata inoltrata, da parte dei responsabili, ai propri collaboratori.
L’articolo, uscito sul Corriere della Sera giovedì scorso, non fa altro che riassumere la clausola di salvaguardia (rappresentata peraltro dalle scriventi OO.SS. in tutte le assemblee tenute in Triveneto a fine 2017) che, in caso di mancato raggiungimento dei risultati concordati con l’Europa, ci costringerebbe a ulteriori tagli dei costi (e in BMPS sappiamo benissimo da soli e da molti anni che quelli del personale sono i primi).
Cosa ci si aspettava, pertanto, che i destinatari deducessero?
O, piuttosto, che obiettivo (termine abusato ma, almeno qui, pertinente) ci si proponeva di ottenere?
Dovevano forse dedurre, i destinatari, che se non si raggiungono “i budget” si va tutti a casa? (a partire dal mittente per quel che ci riguarda).
Si tratta di un’idea colpevolmente stupida, moralmente riprovevole e controproducente sia in termini di clima che di risultati. In una parola: DANNOSA.
Si devono raggiungere determinati livelli di redditività concordati con l’Europa: lo sappiamo perfettamente e già da soli. Il reddito si fa lavorando bene per il medio lungo termine: PERCHÉ È IL CLIENTE CHE CI DÀ DA MANGIARE, e non solo il budget nel brevissimo sulla RIL (unico vero mantra e incubo da anni)…. sempre che il credito che si deteriora intanto non divori tutto.
Se l’idea di chi ha ruoli chiave nella nostra banca è quella che minacciare e scaricare il peso della responsabilità verso il basso, attraverso la paura e il terrore, sia la soluzione allora, sì, siamo davvero nei guai!
Ognuno deve far la propria parte: i lavoratori non hanno mai smesso. Quando inizierete voi che avete ruoli di responsabilità?
Quando capirete che le difficoltà, che tutti i giorni migliaia di lavoratori cercano di tamponare, non sono ‘alibi’ ma problemi reali che dovreste risolvere voi?
Quando capirete che i lavoratori non sono il problema o il capro espiatorio, ma la vera forza di questa azienda, e che solo per questo meritano il vostro rispetto?
Quando imparerete a mettere le persone davanti ai numeri? O contano di più “gli equilibri dei pesi dei numeri delle filiali”, come nella futura composizione geografica fatta a caso delle DTR nel Veneto, rispetto alle esigenze delle persone?
Invece del possibile futuro, preoccupatevi del presente e del clima vergognoso che create!
Non è terrorizzando le persone che usciremo da questa crisi nel migliore dei modi possibili, ma organizzando il lavoro con chiarezza, fornendo strumenti di lavoro affidabili, prodotti e condizioni competitive, formazione adeguata e fruibile, definendo obiettivi sostenibili e compatibili con gli innumerevoli e sacrosanti vincoli normativi che tutelano mercato e risparmiatori, realizzando dentro la Banca quello che nella pubblicità della nostra azienda sentiamo annunciare:
IL MONTE DEI PASCHI, UNA BANCA DI PERSONE!
Bene, lo abbiamo detto. Così non avete bisogno di dedurlo. Ora fatelo. O altrimenti… a casa.
Padova, 29 gennaio 2018
Le Rappresentanze Sindacali Aziendali Banca del Monte dei Paschi di Siena – Area Antonveneta

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