Non è una battuta: questo è il risultato del divario salariale tra i generi. Ma a cosa è dovuto tale divario? Nel documento allegato vi proponiamo una nostra riflessione.
Il 28 febbraio è stata la Giornata europea per l’eliminazione del divario salariale tra uomini e donne.
Non c’è paese al mondo in cui sia stata raggiunta la parità salariale tra i generi. Il Gender Pay Gap (differenziale retributivo di genere) è una realtà che resiste al tempo, riducendosi molto più lentamente degli altri divari di genere (ad es. partecipazione al mondo del lavoro, presenza nelle istituzioni, istruzione…).
Secondo il Gender Gap Report del 2017, l’Italia si trova all’82esima posizione su 144 paesi analizzati, fanalino di coda in Europa, nonostante la legislazione nazionale sancisca la parità retributiva tra uomo e donna già dal 1977, anno in cui venne approvata la legge 903. Questa legge è un punto di arrivo significativo della lotta delle donne, poiché pone fine alle tabelle retributive differenziate UOMINI/DONNE presenti in molti contratti, anche se in alcuni settori, tra cui quello del Credito, grazie alla contrattazione collettiva, era già da anni sancita l’unificazione delle tabelle.
Come mai allora, a fronte di 1 euro guadagnato da un uomo, una donna guadagna solo 47 centesimi?…
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