Resoconto della conferenza annuale Uni Europa Finance

20 e 21 febbraio 2018

Prima dell’inizio della Conferenza si è svolta nella mattinata del 20 la riunione del Comitato Direttivo di Uni Finance.

Per la FISAC sono presenti Fabio Alfieri, Mario Ongaro e Anna Maria Romano.

Molti i punti in discussione. Tralasciando le questioni organizzative, il primo punto saliente è stato la proposta del Presidium (segreteria) sul rispetto della norma di genere del 40% nel Presidium stesso.

Per la FISAC è intervenuto Fabio Alfieri, che ha riportato l’esperienza della nostra organizzazione e come siamo arrivati ad affermare la norma di genere a tutti i livelli dell’organizzazione. Ha chiesto di seguire questo schema anche per tutti i livelli di Uni, a partire dal prossimo Congresso del 2019. Nel frattempo valutare se ci sono problemi culturali da colmare attraverso un processo formativo.

Il Presidente Uni Europa Finance Michael Budholfsen e il Capodipartimento di Uni Finance Global Angelo Di Cristo hanno incontrato il sindacato Estone per aiutarli nel processo di confronto con la principale azienda bancaria del Paese. Il Sindacato è riuscito, dopo venti anni a siglare un accordo dove si riconosce per la prima volta il ruolo del sindacato e si migliorano alcuni aspetti economici.

Anche il sindacato finlandese è intervenuto per chiedere un sostegno per respingere l’attacco che stanno subendo, partendo dal presupposto che se si attacca un Sindacato forte come quello finlandese, si rischia di segnare un percorso per tutto il sindacato europeo.

Anna Maria Romano ha ringraziato a nome della FISAC X questa attività di sostegno ai sindacati dell’Europa orientale, dove le grandi aziende bancarie, anche italiane stanno facendo le “prove generali” per eliminare la contrattazione nazionale ed impoverire il ruolo del Sindacato.

Come Referente del Dialogo Sociale della BCE, Anna Maria informa dell’iniziativa di una lettera aperta al board della BCE stessa, per denunciare le difficoltà per i sindacati delle Banche Centrali, dove (come in Estonia, appunto) non è garantito il diritto al sindacato.

Ci è stato mostrato un possibile questionario sulle motivazioni della riduzione degli addetti nel settore bancario in Europa, mentre in altri continenti lo stesso settore vive un allargamento dell’occupazione.

Una volta ricevute le proposte per eventuali modifiche, il questionario verrà distribuito a tutti i sindacati europei.

Infine si è discusso il punto che riteniamo più importante della riunione e cioè l’aggiornamento sullo stato della Regolamentazione Europea.

UEF ha dedicato una parte specifica del sito web all’aggiornamento sulle norme in discussione in Commissione Europea, anche al fine di ricevere suggerimenti sulle proposte da avanzare come Sindacato. In questo senso si pensa anche ad utilizzare i social per migliorare il contatto con tutti i sindacati aderenti.

Attualmente sono in discussione:

la proposte di legge per una finanza sostenibile, ritenute troppo attenta all’ambiente e molto poco all’aspetto sociale, quella sulla regolamentazione delle società Fin-tech e dell’attività di prestito di denaro attraverso piattaforme online e quella sulla revisione delle Autorità di Vigilanza. Su questo specifico punto è intervenuta Anna Maria Romano, sottolinenando i rischi insiti nella modifica proposta e spingendo per una cooperazione anche con le autorità nazionali (CONSOB per l’Italia).

Il Presidente Budolfsen ha quindi richiamato il tema delle possibili conseguenze della Brexit sui delegati britannici nei CAE e sui CAE che hanno casa-madre nel Regno Unito, citando una clausola di salvaguardia da inserire negli Accordi CAE che Mario Ongaro sta proponendo nell’attuale fase. In questo senso Mario è intervenuto inserendo il tema di questa clausola nel contesto del rinnovo degli Accordi CAE e nel più generale contesto della revisione dell’attuale Direttiva CAE, sottolineando che l’iniziativa della Fisac-Cgil su questa tematica ha coinvolto numerosi sindacati affiliati ad Uni in Europa ed ha convinto la Commissione Occupazione e Affari Sociali del Parlamento Europeo a fare una formale Interrogazione a cui la Commissione Europea ha risposto che presenterà prossimamente una Relazione sul livello di effettivo funzionamento ed efficacia dell’attuale Direttiva nella vita concreta dei CAE e nella capacità di costituire i CAE nelle multinazionali che ancora ne sono prive.

Mario ha sottolineato come l’aver coinvolto Parlamento e Commissione EU a partire da un’iniziativa sindacale, debba diventare patrimonio di Uni Europa e di Uni Finanza anche in una continuità di iniziativa e pressione politica.

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