Banco BPM, riorganizzazione: la gatta frettolosa fece i gattini ciechi

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Dal 29 gennaio è operativo il nuovo modello organizzativo e, come avevamo ampiamente previsto e contestato all’azienda, la confusione regna sovrana.

Il problema non è il modello che si vuole realizzare, ma la mancanza di indicazioni organiche e complete nell’attuarlo.

Quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato è condivisibile, peccato che chi aveva l’incarico di realizzarli non si è rivelato all’altezza del compito: Ufficio Organizzazione e Gestione Risorse Umane tanto per parlare chiaro.

A titolo esemplificativo: Colleghi allocati su filiali differenti rispetto a quelle dove si trovano fisicamente, profili autorizzativi saltati, l’attività di interi uffici “bloccata”, portafogli riassegnati senza coerenza, curriculum vitae variati nella notte, filiali senza figure di responsabilità.

Il tutto condito dalla mancanza di un mansionario definito e da risposte dei Gestori Risorse Umane (che, ad oggi, non si sa neanche dappertutto chi siano) che, contattati con urgenza da tanti colleghi spaesati, affermano di non sapere come intervenire.

E’ questo un comportamento degno del “Terzo Gruppo Bancario italiano”?

Quando l’Amministratore Delegato parla della necessità di agire in tempi brevi per “dare seguito alle aspettative di chi, dal primo gennaio del 2017, segue con costante attenzione l’esperienza del nostro nuovo Gruppo”, ci sta invitando ad un compito che non possiamo svolgere se non coordinati e gestiti in modo efficiente e ordinato.

Riteniamo fermamente che lo Stakeholder principale del nostro Gruppo siano i colleghi e che accontentare la BCE non possa significare mandare 23.500 (dato riportato dall’Amministratore Delegato nei recenti Road Shows. ndr) persone allo sbaraglio!

Non si può giocare sulla dignità e sulla correttezza delle persone, chiedendo di continuare a “esprimere nel lavoro la stessa dedizione e professionalità” senza dare loro la possibilità di esprimerla!

Invitiamo pertanto i colleghi a verificare nel loro curriculum vitae (Clarity > Self Service) se e come è cambiata la mansione loro assegnata.

In caso di dubbi e/o in caso di qualsiasi anomalia riscontrata (esempio: chiave non abilitata, Portafoglio non caricato, ecc…) scrivere immediatamente al Gestore Risorse Umane, al Capo Area e, per conoscenza, al Rappresentante Sindacale per far presente tutte le eventuali incongruenze.

Tutto ciò a futura tutela, in questo clima – dove assistiamo giornalmente all’utilizzo rigoroso dello strumento del provvedimento disciplinare – in cui è sempre più importante avere certezze, per far sì che venga ristabilita la fiducia reciproca tra azienda e dipendenti.

Il rischio è che, in mancanza di chiarezza, tutto si fermi!

Ribadiamo, in ogni caso, a tutti i colleghi, che NON BISOGNA ASSUMERSI RESPONSABILITA’ NON DOVUTE, IN MANCANZA DI CHIARE DISPOSIZIONI AZIENDALI.

I Sindacati, che pure da mesi avvertivano l’azienda di tali potenziali criticità, porteranno con urgenza le questioni nelle sedi adeguate.

Dal 29 gennaio è operativo il nuovo modello organizzativo e, come avevamo ampiamente previsto e contestato all’azienda, la confusione regna sovrana.

Il problema non è il modello che si vuole realizzare, ma la mancanza di indicazioni organiche e complete nell’attuarlo.

Quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato è condivisibile, peccato che chi aveva l’incarico di realizzarli non si è rivelato all’altezza del compito: Ufficio Organizzazione e Gestione Risorse Umane.

Milano, 31/01/2018

COORDINAMENTI GRUPPO BANCO BPM

Photo by K-nekoTR

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