Truffe e frodi sui contributi comunitari per oltre 900 milioni di euro. In meno di tre anni (gennaio 2015 – ottobre 2017) il Nucleo Speciale per la Tutela della Spesa Pubblica della Guardia di Finanza ha evidenziato indebite richieste ed incassi di contributi Comunitari pari a 500 milioni di euro per Fondi strutturali e spese dirette ed altri 400 milioni per risorse sottratte alla Politica Agricola Comunitaria (Pac) e della Pesca. In pratica in meno di mille giorni è riemerso quasi un milione al giorno.
Queste le considerazioni del Comandante Generale della Guardia di Finanza ad un Convegno presso l’Adriatic Ipa Cross-Border Cooperation 2007-2013, segnalando che in questi tre anni le Fiamme Gialle hanno eseguito 7mila interventi analizzando le uscite del Bilancio dell’Unione Europea, con tremila denunce per reati di frode, malversazione ed indebita percezione di finanziamenti comunitari (con in più oltre 60milioni sequestrati per attività illecite).
Risultati che sono frutto, soprattutto, dell’estensione dei poteri di antiriciclaggio anche alla Spesa Pubblica. In pratica il Nucleo per la Tutela della Spesa pubblica ha, ora, la possibilità di ricorrere ai poteri della normativa valutaria in materia di antiriciclaggio. Si tratta, in pratica, della possibilità di effettuare ispezioni presso Aziende ed Istituti di Credito(od altri Soggetti) presso i quali si abbia ragione di ritenere esista documentazione rilevante in luoghi deversi dalla abitazione private.
E’ possibile richiedere Libri contabili, estrarne copia, sentire in atti i Soggetti sottoposti ad accertamenti ed accedere all’Anagrafe Tributaria nella Sezione dei Rapporti finanziari. Questi poteri, poi, possono essere delegati ai Reparti direttamente sul territorio, inclusa la Polizia Tributaria.