la CGIL, dallo scoppio della crisi, è pienamente in campo per costruire proposte che ne contrastino gli effetti drammatici e ricostruiscano un futuro per tutti i lavoratori ed i cittadini del nostro Paese. La negazione della crisi prima, la gestione sperequata poi, attraverso un rigore applicato esclusivamente sulle fasce più deboli della società, lavoratori, donne, pensionati, giovani e precari, hanno prodotto una condizione di corto circuito della economia: bassi salari, risparmio e consumi ai minimi storici, alti tassi di disoccupazione in particolare giovanile, milioni di ore di cassa integrazione e la perdita di 8,6 punti di PIL dal 2008 ad oggi.
In questo contesto la CGIL ha voluto aprire una prospettiva di cambiamento e di sviluppo e contrastare la rassegnazione attraverso le proposte con al centro il lavoro come priorità. Così nasce la Conferenza di Programma ed IL PIANO PER IL LAVORO.
Nel contempo, negli ultimi anni, è cresciuta nel Paese la consapevolezza che la presenza della criminalità organizzata e delle mafie nell’organizzazione sociale, in quella produttiva, finanziaria e nelle istituzioni, rappresenti un vero e proprio “cappio al collo” che condiziona negativamente le prospettive di sviluppo sul piano economico, civile e democratico. Il fenomeno riguarda 1663 aziende e 80.000 lavoratori, coinvolti da processi che determinano sostanzialmente due situazioni: prima del sequestro una condizione di sfruttamento e negazione dei diritti; dopo il sequestro e la confisca, spesso, la perdita del posto di lavoro senza la copertura degli ammortizzatori sociali.
Per questo la CGIL ha promosso la sottoscrizione della petizione per la legge di iniziativa popolare IO RIATTIVO IL LAVORO, che ha lo scopo di favorire l’emersione dall’illegalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata. La legge proposta dalla CGIL indica 10 punti con cui integrare la Legge 109/06 fra i quali: trasparenza, accesso agli ammortizzatori sociali per i lavoratori delle aziende sequestrate, agevolazioni fiscali per la regolarizzazione dei lavoratori, istituzione di un Fondo di rotazione e convenzioni con Fondi Interprofessionali per la formazione.
Come Fisac intendiamo dare un contributo specifico alle proposte della CGIL per il Paese chiedendo impegni ed azioni precise di sostenibilità ad ABI ed alle Banche per la Crescita ed il Lavoro.
Fra queste proposte abbiamo deciso di lanciare la campagna LIBERA MUTUO: una raccolta firme fra le lavoratrici ed i lavoratori a sostegno di una petizione con la quale chiediamo ad ABI un atto di sostenibilità, un’azione che vada oltre le leggi ed i meri impegni contrattuali, volta a promuovere la legalità, la collaborazione con lo Stato e gli Enti locali, il sostegno all’economia del terzo settore e l’occupazione, in particolare nel meridione, e che quindi favorisca di riflesso anche un’opportunità di lavoro e di maggiore occupazione nelle banche.
Secondo i dati dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità quasi il 50% degli immobili sono gravati da ipoteche.
Il principale vincolo all’effettiva “liberazione” del bene è quindi da addebitare alla presenza di ipoteche ed è da ricondurre all’assenza di azioni orientate all’interesse collettivo tra il sistema bancario e i soggetti che intervengono nella gestione del bene.
La campagna LIBERA MUTUO con la quale si chiede ad ABI la sottoscrizione di un protocollo con le Istituzioni che favorisca la restituzione dei beni confiscati alla collettività, rendendo tali beni liberi da ipoteche, è coordinata dall’Ufficio Legalità e dall’Ufficio Sostenibilità e RSI della Fisac Nazionale e verrà presentata il 7 MARZO 2013 in Sala Santi presso la CGIL Nazionale.
Ci tengo con questa mia lettera a sottolineare a tutti i nostri Quadri Sindacali l’importanza di essere presenti all’iniziativa e soprattutto di farsi parte attiva fra le lavoratrici ed i lavoratori, per rappresentare le nostre idee e chiedere un sostegno concreto con una firma alle due petizioni, IO RIATTIVO IL LAVORO e LIBERA MUTUO.
Mai come oggi l’impegno della Fisac CGIL per l’affermazione della dignità del lavoro, per la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, per il rilancio dell’economia del nostro settore e di tutto il nostro Paese deve divenire il motore fondamentale di ogni nostra azione.
Agostino Megale – Segretario Generale Fisac Cgil
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