Il giorno 14 dicembre si è svolta a Genova la riunione del Coordinamento Donne con la partecipazione di Maria Pia Scandolo, componente della Segreteria della CdlM.
L’ordine del giorno era estremamente ricco:
- relazione di Emilia Rossi, responsabile insieme a Silvia Grasselli del nostro coordinamento, sull’evento “Io non ho paura”, organizzato dall’Esecutivo nazionale;
- relazione di Cristina Isola e di Michela Corsiglia sul corso sulla lettura dei dati della Legge 125;
- relazione di Silvia Grasselli sulla propria partecipazione al corso promosso da Enbass per l’acquisizione della carica di SRLT.
Dopo le tre relazioni e l’intervento della segretaria Confederale sull’iniziativa da organizzare in occasione del Congresso, è iniziato un dibattito che, grazie alla ricchezza delle relazioni e ai tanti spunti contenuti, ha permesso di tracciare le linee di lavoro per il prossimo anno.
Il primo lavoro calendarizzato riguarda la partecipazione della Fisac ad un’iniziativa delle Donne dello Spi sulla medicina di genere.
Grazie ai dati che Silvia ci ha fornito nella sua relazione, abbiamo ragionato di dare il nostro contributo sulla prevenzione di genere e sul diverso impatto che i lavori, anche quelli, come nei nostri settori, che appaiono “innocui”, hanno sulle lavoratrici e sui lavoratori, con maggiore incidenza sulla salute delle donne, come ad esempio le DMS.
Il secondo filone che il nostro Coordinamento intende seguire e implementare è quello dei dati previsti dalla Legge 125 e, soprattutto, l’analisi che dalla loro lettura scaturisce sulle discrimainazioni a cui le donne sono soggette nelle aziende del settore presenti sul territorio.
Quindi un lavoro di raccolta dati ma anche di acquisizione, attraverso il coinvolgimento delle donne sui luoghi di lavoro, di consapevolezza delle condizioni del lavoro femminile, che, talvolta, non appaiono e non vengono percepite come discriminatorie.
Infine le questioni sollevate nell’ambito dell’iniziativa “Io non ho paura”.
Certamernte i temi trattati hanno avuto un forte impatto su tutte noi, partendo dalle riflessioni sull’ arretramento delle donne rispetto agli anni ‘70, sia rispetto a tutele e diritti,le donne sono le prime colpite dalla crisi economica in atto, che da un punto di vista culturale.
Da questa consapevolezza, dalla necessità di riprendere in mano valori e pratiche della differenza, scaturisce la necessità che le donne ritrovino i luoghi della loro autonomia e della loro elaborazione politica e lavorino su se stesse per recuperarne i fondamentali, partendo dal concetto di equivalenza e non di uguaglianza, ritrovando quel sentimento di solidarietà fra donne che può renderle più forti e sicure, pretendendo l’uso di un linguaggio sessuato che non sia pratica liturgica ma riconoscimento identitario , chiedendo in prima battuta alla nostra Organizzazione, a tutti i livelli, di coniugare il valore della differenza come punto nodale delle proprie strategie.
Partendo da queste considerazioni, abbiamo ritenuto opportuno pensare a una formazione ad hoc che si snodi in parallelo su quella dedicata agli altri argomenti , e che affronti i temi di genere, ipotizzando momenti del percorso solo al femminile ed altri rivolti ad aule miste per un lavoro finalizzato a creare un terreno comune di cooperazione fra donne e uomini.
Al termine dei lavori gli auguri per il nuovo anno e per i nostri impegni.