Nell’incontro che si è svolto ieri la delegazione aziendale ha ribadito la volontà di non mettere in discussione l’impianto del vigente contratto, ma di voler intervenire solo su alcuni capitoli per attualizzarli e renderli compatibili con il nuovo modello organizzativo e con gli obiettivi dell’Ente pubblico economico.
Sono state affrontate le seguenti tematiche:
ORARIO DI SPORTELLO: l’azienda ha rappresentato la necessità di modificare l’orario di sportello per consentire un’apertura più ampia, proponendo un aumento sia per gli sportelli normali antimeridiani che per quelli ad alta affluenza da gestire, nel caso dell’alta affluenza, anche attraverso una turnazione dei lavoratori (posticipando sia l’orario di inizio che quello di fine lavoro), comunque nei limiti massimi già previsti dal contratto vigente.
INQUADRAMENTI: l’azienda ha dichiarato la volontà di superare l’attuale sistema, ritenuto non più funzionale all’ organizzazione del lavoro, ed ha proposto la rivisitazione dell’articolazione dei livelli retributivi, richiedendone la riduzione dai 12 livelli attuali a 7, come di seguito specificato: 2 livelli per i quadri direttivi, 3 livelli per la terza area professionale, 2 livelli per la seconda area e abolizione della prima.
RETRIBUZIONE VARIABILE: l’azienda ha chiesto un unico sistema premiante, in sostituzione del Premio Aziendale e del premio incentivante, che definisca un meccanismo di funzionamento basato non più sulla redditività ma, coerentemente con le mutate logiche aziendali, con la produttività, in quanto le aziende del settore non si pongono più l’obiettivo dell’utile di bilancio, bensì quello del pareggio.
SALARIO D’INGRESSO: è stata proposta la riduzione della retribuzione dei nuovi assunti in una percentuale da definire, per i primi 4 anni.
PART TIME: la delegazione aziendale ha dichiarato di volere ridurre le attuali rigidità applicative eliminando i vincoli di predeterminazione dell’orario ed ha chiesto di mantenere fermi i limiti numerici concedibili, la durata minima e la possibilità di definirlo a tempo determinato o indeterminato.
NUOVI ISTITUTI CONTRATTUALI: l’azienda ha dichiarato disponibilità a valutare l’introduzione di nuovi istituti contrattuali come lo smart working e la cessione delle ferie.
TRASFERIMENTI: rispetto a tale istituto contrattuale controparte chiede di variare le condizioni previste per il consenso dei lavoratori (aumentare i limiti di età e quelli chilometrici) e modificare il regime di concessione degli alloggi.
La delegazione sindacale, dopo avere sottolineato che solamente alcune tematiche possono essere trattate in sede di rinnovo del CCNL, mentre alcune richieste sono di competenza del confronto relativo al rinnovo dei contratti aziendali, ha ribadito la richiesta di adeguamento economico formulata nel precedente incontro.
In merito ai temi oggetto della trattativa di rinnovo del CCNL, è stato dichiarato necessario che il confronto porti ad adeguare le previsioni contrattuali alle mutate realtà aziendali con particolare riferimento al capitolo degli inquadramenti, realizzando una più corretta rispondenza fra livello di responsabilità, funzione svolta e inquadramento e rendendo tali previsioni effettivamente esigibili. A tale fine si rende necessaria una rivisitazione della nomenclatura degli uffici e l’identificazione di nuove figure professionali.
Mentre per quanto riguarda le richieste aziendali sui trasferimenti la delegazione sindacale ha risposto che proprio l’elevata anzianità media del personale del settore porrebbe l’esigenza opposta di maggiori tutele e garanzie, rispetto alla tematica relativa alla ridefinizione della retribuzione variabile è stata dichiarata l’indisponibilità a pervenire ad un risultato che accresca la discrezionalità aziendale: questa tematica verrà ulteriormente approfondita in occasione del prossimo incontro, fissato per il 28 novembre p.v.
Roma, 22 novembre 2017
Le Segreterie Nazionali
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