“DAI DIAMANTI NON NASCE NIENTE (di buono),
DAL LETAME NASCONO I FIORI”
Forse oggi Fabrizio de Andre’, dopo lo scandalo della vendita dei diamanti da parte di importanti Gruppi bancari, tra cui il nostro, avrebbe correlato diversamente i sostantivi.
Dopo mesi di indagini della CONSOB e dell’Autorità garante della Concorrenza, quest’ultima ha comminato pesantissime sanzioni economiche anche a Banco BPM, fatto che, alimentato anche dalla tempesta mediatica, ha creato un danno reputazionale, l’ennesimo, di dimensioni pesantissime.
Da settimane, ogni giorno, ai nostri sportelli, si presentano clienti giustamente indignati, ai quali i nostri colleghi devono rispondere, in prima persona, delle scellerate scelte aziendali.
INUTILE ricordare quante volte le OO.SS hanno stigmatizzato il comportamento aziendale allorquando è passato da una posizione iniziale di divieto, alla sollecitazione alla vendita (circolare 2010P03 e successiva 2011P176), a pubblicare poi brochure a supporto del collocamento.
INUTILE ricordare quante volte, sempre il Sindacato, nelle varie riunioni della Commissioni Politiche Commerciali, ha contestato all’Azienda di avere addirittura inserito in matrice i diamanti, come base di calcolo per il mint, sollecitando quindi i Gestori ad una iniziativa commerciale.
INUTILE ricordare quante volte abbiamo ricordato ai Colleghi, attraverso comunicati, di usare modalità di vendita non omissive e ingannevoli, come l’ Azienda induceva a fare con pressioni continue.
UTILISSIMO invece, oggi, assicurare ai Lavoratori la massima tutela da parte del Sindacato, unito nel garantire e promuovere ogni azione che li lasci indenni da qualsiasi responsabilità.
Ad iniziare da una lettera che, contestualmente all’uscita di questo comunicato, sarà consegnata all’Azienda con la quale il Sindacato chiede l’istituzione immediata di un presidio dedicato, che possa dare ai Colleghi istruzioni chiare e spendibili con i clienti, di fronte alle continue aggressioni verbali subite, a garanzia anche della propria reputazione personale.
Sempre in questa lettera le OO.SS chiedono con forza che l’Azienda lasci indenni i Lavoratori da contestazioni disciplinari e da ripercussioni di qualsiasi tipo per eventuali, quanto inevitabili, perdite di clienti.
CHE PAGHINO FINALMENTE I VERI COLPEVOLI DI QUESTE SCELLERATE SCELTE IMPRENDITORIALI!!!
LE SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO BANCO BPM
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UILCA UNISIN