Nei giorni 16 e 17 ottobre scorso si sono svolti gli incontri trimestrali per le Aree Roma e Lazio alla presenza delle competenti funzioni territoriali e regionali, nonché delle Relazioni Industriali.
L’azienda, ripercorrendo i temi citati nel volantino sulle pressioni commerciali, emanato pochi giorni prima dalle Organizzazioni Sindacali, ha semplicemente fornito un ripasso – francamente superfluo e a tratti anche stucchevole – su quelle che dovrebbero essere le finalità “teoriche” delle diverse iniziative evidenziate in quel comunicato e sul metodo “teoricamente” corretto con il quale andrebbero applicate, confinando il tema delle molteplici criticità, che emergono dalla concreta esperienza di chi in filiale ci lavora, al mero ambito delle segnalazioni di comportamenti “eventualmente” non in linea.
L’azienda, impermeabile a qualsiasi ripensamento sia sulla struttura della filiera produttiva sia sulla cultura (scarsa) del suo management a vari livelli, continua a far finta di niente, a ignorare volutamente e colpevolmente che il malessere diffuso, il crescente fastidio, la disaffezione e la demotivazione in aumento tra molte colleghe e molti colleghi, anche con ruoli di direzione, sono fatti concreti che meriterebbero risposte concrete e non lezioni accademiche sul “metodo”.
Riteniamo opportuno, coerentemente al percorso indicato nel volantino, indire a breve un ciclo di assemblee, durante le quali discutere del tema delle pressioni commerciali e raccogliere dalle lavoratrici e dai lavoratori il maggior numero di segnalazioni, che saranno poi inviate, a nome delle organizzazioni sindacali, al comitato welfare.
Veniamo ora agli altri argomenti affrontati nel corso degli incontri.
MOBILITA’. Nonostante si continuino a verificare problemi per coloro che richiedono dei trasferimenti, l’azienda, ancora una volta, mostrando la propria incapacità a gestire adeguatamente gli spostamenti infragruppo e infra-aree commerciali, non fornisce alcuna risposta.
BANCHE VENETE. I colloqui con tutte le colleghe e i colleghi delle ex Banche Venete si completeranno a fine ottobre e a seguire cominceranno le valutazioni e i ragionamenti sul dimensionamento delle filiali coinvolte, soprattutto Intesa Sanpaolo, e sulle ricollocazioni delle risorse. In particolare, rispetto alle lavoratrici e ai lavoratori attualmente in distacco presso aziende fuori dal perimetro di fusione (ma a tutti gli effetti ormai dipendenti di Intesa Sanpaolo), la funzione del personale deve controllare la presenza dei loro nominativi nelle liste delle persone da colloquiare. Attendiamo, comunque, la conclusione del processo di fusione per verificarne l’applicazione.
FILIALI ON LINE. Si prevede un ampliamento della FOL, che attualmente impiega 26 risorse, fino al raggiungimento di 42 persone. L’azienda conferma il blocco delle turnazioni fino alla fine dell’anno.
SMART WORKING. L’applicazione dello Smart Working nella Regione ha riguardato ancora un esiguo numero di colleghi. E’ prevista l’installazione di altre postazioni HUB per il lavoro flessibile, in aggiunta a quelle già presenti in Via Lamaro: due in Via dell’Arte e quattro in Via Franceschini.
ORGANICI: permangono portafogli scoperti e carenze di personale in alcune aree della Regione, in particolare nell’Area Sabina e nell’Area Frosinone; situazione aggravata dalla mancata sostituzione delle maternità.
FORMAZIONE: Nella nostra Regione la formazione fuori sede ha interessato solamente alcuni colleghi che, come da normativa, ne hanno fruito durante l’orario di lavoro. Rispetto alle difficoltà riscontrate nella fruizione del corso IVASS, l’azienda ha ammesso i problemi e le preoccupazioni, soprattutto perché si avvicina il termine di scadenza. Abbiamo ribadito, e lo ricordiamo anche alle colleghe e ai colleghi, che lo strumento della formazione fuori sede va utilizzato esclusivamente nell’orario di lavoro e abbiamo invitato l’azienda a pianificare per tempo, sul modello della programmazione delle ferie, la fruizione dei corsi e l’utilizzazione della formazione fuori sede.
LAVORO MISTO: Attualmente sono state assunte con questa particolare forma contrattuale, nella sola area di Roma, 4 persone delle 26 che hanno superato il colloquio di seconda fase. Entro la fine dell’anno si prevede di arrivare a 10 assunzioni. Si sta ragionando inoltre sulla messa a disposizione per questi colleghi di spazi aziendali all’interno delle filiali per i giorni di lavoro autonomo.
ISP4VALUE. Prevista 1 assunzione entro fine anno sulla Filiale Imprese Roma sud.
BANCA PROSSIMA. Relazioni Industriali ha affermato che i lavori di ristrutturazione negli uffici di Piazza della Libertà si sono ultimati con la ricostituzione dei servizi igienici, l’istallazione di un citofono e l’aggiunta di una sala riunioni. (Alle RSA di questa unità produttiva risultano ancora da eseguire i lavori di ristrutturazione negli uffici di Piazza della Libertà in quanto sono attualmente stati realizzati solo n.2 salottini e si è provveduto all’istallazione di un citofono; per quest’ultimo aspetto è da far rilevare un peggioramento dell’accoglienza alla clientela che una volta entrata in Filiale non trova un immediato riscontro con il proprio Gestore di riferimento).
La Direzione Immobili sta lavorando insieme con quella di Banca Prossima per l’individuazione di nuovi locali. Le colleghe e i colleghi coinvolti nell’ultimo processo di ridimensionamento della struttura sono stati tutti ricollocati.
ISP CASA. Su Roma non si prevede la creazione di nuove strutture di IntesaSanpaolo Casa. Abbiamo evidenziato come anche nella rete di quest’azienda si registri un preoccupante deterioramento del clima e dell’ambiente lavorativo a causa delle assillanti e indebite pressioni commerciali.
EVENTI SISMICI: l’Azienda ha risposto alle nostre richieste con una lettera nella quale dichiara l’agibilità di tutti gli immobili interessati dagli eventi sismici dello scorso anno; per l’edificio di Via Garibaldi a Rieti, ha comunicato che il “calcolo della vulnerabilità sismica” ha dato risultati positivi. Nonostante l’Azienda abbia dichiarato che non sono previsti nuovi approfondimenti del genere, abbiamo rinnovato la richiesta di estendere tale studio di vulnerabilità anche alle atre Filiali situate negli edifici storici siti nel cratere sismico.
Com’è evidente il tema “caldo” nelle nostre aree, come nel resto dell’Azienda, resta quello delle pressioni commerciali, sul quale da lungo si dibatte e sul cui contrasto le Organizzazioni Sindacali, sia a livello centrale sia a quello territoriale, quotidianamente si spendono.
Prossima tappa di questo incessante lavoro sarà, come detto, l’indizione di un ciclo di assemblee nelle quali confrontarci con le lavoratrici e i lavoratori, raccogliere da loro quante più segnalazioni possibili su comportamenti lesivi, pratiche scorrette, comunicazioni offensive, minacce e farci portavoce del loro disagio presso il comitato welfare.
Roma 31/10/2017
LE RAPPRESENTANZE SINDACALI INTESASANPAOLO DI ROMA E LAZIO
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN