A Milano l’assemblea dei Comitati Aziendali Europei ed SE Fisac Cgil

Alla due giorni dei lavori che si sono svolti a Milano, nella sede storica della Camera del Lavoro, hanno preso parte compagne e compagni delegati di tutti i 20 CAE/SE del settore bancario e assicurativo di aziende presenti  in Italia; compongono l’assemblea e hanno partecipato ai lavori anche compagni e compagne di aziende dove sono aperte trattative per la  creazione dei CAE ( Intesa, Chubb, Assimoco) ovvero attivi all’interno di un forum internazionale o per istituirlo ( UBS SE Europe , Europe Assistance).

La prima giornata si è aperta con la relazione introduttiva del Segretario Responsabile del Dipartimento Fabio Alfieri che ha diffusamente parlato della attività del Dipartimento nel corso degli ultimi mesi ma soprattutto delle prospettive di lavoro della Assemblea dei Rappresentati nei Cae/SE e del nuovo organismo della Consulta dei Cae.

L’obbiettivo del lavoro è migliorare e spesso conquistare il dialogo sociale in Europa, a tutti i livelli possibili, strumento fondamentale per fronteggiare e anticipare quei cambiamenti che avanzano in modo incontrovertibile.

Alfieri ha illustrato la funzione della Consulta dei CAE, organismo neo costituito che raccoglie, in una sorta di comitato ristretto, i componenti effettivi dei CAE più importanti presenti in Italia: la Consulta dei CAE (in calce a questa nota i/le componenti) porterà alla assemblea delegati CAE le linee guida della Fisac e della CGIL in materia di attività internazionale.

Da parte sua la Consulta, lavorando in osmosi con l’Assemblea, fungerà da stimolo anche per il Direttivo Nazionale al quale andrà sempre più riportato il lavoro della Consulta, dell’Assemblea e del Dipartimento, anche con la organizzazione di eventi dedicati.

Anna Maria Romano rappresentante del sindacato Europeo della Finanza nello Stakeholder Group di ESMA, ha rappresentato molto efficacemente anche il proprio ruolo di rappresentate del Sindacato Europeo nei rapporti con la Commissione Europea, soprattutto per la parte della stessa che si occupa di Stabilità Finanziaria

Nella seconda parte della prima giornata i/le   partecipanti hanno aggiornato sulla evoluzione della situazione nei propri CAE/SE dopo quasi due anni dalla prima riunione istitutiva della Assemblea.

Se da una parte si sono riscontrati dei passi in avanti nella attività dei CAE, come la firma di importanti accordi, ad esempio il Global Framework Agreement in SocGen e  la Dichiarazione Congiunta sulle Vendite Responsabili in UniCredit, dalle relazioni di Compagne e Compagni sono emersi diversi problemi , in un panorama che non ha lesinato cambiamenti di perimetro, aziende che si sono ridimensionate sul piano internazionale, come Unicredit e Barclays; altri gruppi hanno scelto di passare alla forma Giuridica della Società Europea, come UBS. Santander ha acquisito nei mesi scorsi il Banco Popular.

Situazioni critiche dal punto di vista delle relazioni industriali sono state rappresentate anche nel CAE di Deutsche Bank e Credit Suisse. Reale Mutua è invece la storia di una mancata costituzione del Cae, nonostante la stessa sia stata a portata di mano.

Sono stati anni di fermento nel settore a livello europeo e mondiale e a questi cambiamenti i CAE e le SE hanno cercato di dare delle risposte e di reagire: per tutti i partecipanti la sfida più grande è quella dell’anticipo del cambiamento che la digitalizzazione porta con sé.

Dalla discussione è emersa una generale difficoltà alla consultazione, a volte per i tempi troppo ravvicinati nei quali alcune aziende realizzano l’informativa, ma troppo spesso per la mancata volontà di confronto aziendale.

Persino il diritto all’ informazione viene violato, se, come è successo in UBS, a fronte di una significativa operazione di off shoring di attività, l’azienda non accoglie la richiesta di una plenaria straordinaria del CAE come previsto dagli accordi e soprattutto dalla Direttiva.

La Seconda giornata è stata aperta da Mario Ongaro che, dopo aver fatto una panoramica dei risultati del Progetto Europeo 2015 sui “CAE e l’anticipo del cambiamento” (la documentazione dei lavori sarà a breve pubblicata in un ebook, mentre sono già stati stampati i manuali teorici e pratici utili al lavoro dei delegati nei Cae) ha portato a sintesi quanto emerso dai Delegati e dalle Delegate il giorno precedente, con risposte analitiche ai dubbi ed alle domande poste,  con un focus particolare sull’ istituendo CAE di Intesa San Paolo.

Il Segretario Generale Agostino Magale ha chiuso i lavori con alcune considerazioni: la neo costituita Consulta dei Cae deve raccogliere e fare fruttare il patrimonio di conoscenze ed esperienze che, per ora, non viene capitalizzato in modo efficace.  A questo scopo la Consulta diventa una formula organizzativa che deve portare una forte attenzione sui Cae anche attraverso la costituzione di una banca dati, lavoro dii approfondimenti specifici e la costruzioni di percorsi formativi.

Per i CAE ancora da costituire o da rinnovare bisogna pensare in grande, non fermarsi alle soluzioni minime.

A ventidue anni dal varo della prima Direttiva Europea sui CAE l’Europa è a rischio: dobbiamo ripartire necessariamente da un pensiero politico e sociale che riporti al centro non solo il lavoro, ma anche l’immigrazione e l’integrazione.

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