Su richiesta delle scriventi OO.SS. si è tenuto il giorno 2 ottobre a Siena un incontro incentrato principalmente sull’avvenuta consegna di numerose lettere di revoca “per reiterate assenze” della franchigia di tre giorni per la presentazione del certificato medico in caso di malattia.
Per l’Azienda erano presenti il Responsabile dell’Area Gestione Risorse Umane e la Responsabile del Servizio Relazioni Industriali.
Abbiamo evidenziato all’Azienda come tale iniziativa, pur nel rispetto delle previsioni normative generali, abbia mortificato e sconcertato molte Lavoratrici e Lavoratori, colpiti dal provvedimento di revoca, pur avendo registrato negli ultimi mesi un numero di assenze limitato.
Un provvedimento che risulta improvvido in una fase in cui la Banca necessita della massima coesione di tutto il Personale e che appare contraddittorio con la dichiarata ricerca di un rinnovato senso di appartenenza manifestato dai vertici aziendali.
L’Area Gestione Risorse Umane, responsabile dell’iniziativa che coinvolge tutto il Gruppo, ha inviato un elenco di nominativi alle Aree per la segnalazione di eventuali esclusioni, dovute a patologie e problemi di salute gravi ma non ancora risultanti a sistema. A fronte di questa attività sono state consegnate circa 400 lettere ai Dipendenti che negli ultimi 12 mesi abbiano effettuato almeno 7 giorni di assenza in franchigia, ma altre 1300 sono in fase di analisi poiché il monitoraggio continuerà nei prossimi mesi.
Abbiamo sottolineato all’Azienda come non sia corretto cambiare le regole in corso d’opera: molti dei Lavoratori che hanno ricevuto la lettera di revoca della franchigia hanno sempre operato nel rispetto delle norme e sono fra coloro che, per consuetudine o per non gravare sull’operatività dei Colleghi non hanno prodotto certificazioni fino ad ora non necessarie, cercando di rientrare a lavoro nel più breve tempo possibile. Riteniamo che la Banca abbia già a sua disposizione tutti gli strumenti utili ad accertare l’effettivo stato di malattia e ad intervenire su eventuali comportamenti non corretti.
Inoltre abbiamo ricordato all’Azienda che gli ultimi 12 mesi sono stati difficilissimi per tutto il Personale che, con grande forza di volontà e coraggio, ha tenuto in piedi la Banca e sostenuto stress che si sono pesantemente ripercossi sulla salute. Abbiamo chiesto che vengano bloccati gli ulteriori invii previsti, che il periodo di monitoraggio sia allargato almeno agli ultimi due anni al fine di determinare una tendenza più veritiera e che si revochino le eventuali lettere non più congrue con l’esito della nuova analisi di cui discuteremo con la Banca nel prossimo incontro sul tema, fissato per il prossimo 9 di ottobre .
Nell’ambito dello stesso incontro abbiamo chiesto all’Azienda una verifica sulle consegne dei nuovi PC ai gestori, in quanto ci risulta che in alcuni casi venga richiesta la firma su un modello di lettera non aggiornato, dal quale non sono stati cancellati i riferimenti al comodato d’uso e le conseguenti responsabilità. L’Azienda ha assicurato un intervento in merito e la correzione di comportamenti difformi.
Sul tema dell’esodo abbiamo inoltre richiesto all’Azienda l’abbassamento del tasso previsto per i finanziamenti che potranno essere chiesti dai Colleghi che hanno aderito al Fondo in attesa della liquidazione delle competenze dovute (attualmente pari al 4,5%).
Siena, 4 ottobre 2017 LE SEGRETERIE
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