MPS: molte domande senza risposta

By: Fred Facker – All Rights Reserved

Si è svolto oggi l’incontro con l’Azienda sulle tematiche riguardanti l’eccedenza di domande dei Colleghi interessati all’utilizzo del Fondo di Solidarietà e le attività “in entrata e in uscita” dal COG.
Per quanto riguarda il primo argomento l’Azienda ha ribadito che ad oggi non è ancora in condizione di fornire l’elenco dei Colleghi in uscita al 1° marzo e neppure il numero complessivo delle domande presentate ed accoglibili entro il 2017.
Al di là della risposta aziendale ufficiale è evidente che siamo in presenza di un numero di domande ampiamente superiori a quelle previste.
A partire da questo, pensiamo che la proposta alternativa rispetto all’esternalizzazione di parte della DAACA sia ancora più praticabile.
La nostra proposta, infatti, rimane nel solco delle dichiarazioni contenute nel Piano Industriale e concernenti la necessità di un risparmio complessivo sul personale di circa 300 milioni. Impostazione, ricordiamo, inizialmente accettata anche dalla controparte a patto che non modificasse i saldi strutturali.
Riepilogando, la nostra proposta tiene conto di questi fattori:
la possibilità di accogliere le ulteriori domande di chi matura il diritto entro il 2017; ad esempio, se fossero 200 domande in più si avrebbe un risparmio strutturale di circa 14,8 milioni (costo annuo medio pro-capite 74000 € x 200);
la possibilità di accogliere le domande di chi matura il diritto all’entrata nel Fondo nel 2014 e 2015 (comunque in ambito di Piano Industriale); ciò comporterebbe, nell’ipotesi ragionevole di altre 300 uscite, un ulteriore risparmio strutturale di circa 22,2 milioni (costo annuo medio pro-capite 74000 € x 300);
il conseguimento di un primo ulteriore risparmio a seguito del numero più elevato di pensionamenti effettivi (263) intervenuti dal 1/2/13, a fronte dei 210 previsti; si anticipa, cioè, al 2013 l’uscita definitiva  di 53 Lavoratori che l’Azienda preventivava di inserire nel Fondo. Si risparmiano subito, quindi, 3,9 milioni (costo annuo medio pro-capite 74000 € x 53) e non si spende un euro per la loro permanenza di mesi nel fondo.
Le previsioni di cui sopra coprono ampiamente il risparmio teorico da esternalizzazioni e, per quanto riguarda la copertura delle immissioni nel Fondo Esuberi, è più che praticabile la via dell’intervento drastico sui compensi dei Top Manager, di un contributo di solidarietà del 10% sui compensi oltre i 100.000 euro annui e della possibilità di concedere un numero più elevato di part-time (che per 300-400 posizioni realizzerebbe risparmi per circa 5-6 milioni).
A tutto ciò si può aggiungere un ragionamento sulla possibilità di incentivare più sostanziosamente il ricorso “volontario” delle Lavoratrici al sistema contributivo. In Unicredit, a fronte di un adeguato incentivo, ci risulta che abbia fatto domanda per il pensionamento con il sistema contributivo più di un terzo delle aventi diritto.
Da ultimo, e non per importanza, per quanto riguarda il CIA è necessaria la riapertura del confronto sulla base di un’operazione di contenimento dei costi temporanea (3 anni) e non strutturale (come previsto dall’Accordo separato). Tali sacrifici non dovrebbero, inoltre, servire a fare montante per il sistema incentivante discrezionale, ma contribuire al finanziamento delle uscite tramite il Fondo di Solidarietà.
Si può fare, si deve fare per restituire finalmente un minimo di certezze, di tranquillità e di senso di appartenenza a tutti i Lavoratori e le Lavoratrici del Gruppo.
Abbiamo inoltre chiesto informazioni sull’impatto nei Poli del COG riguardo al decentramento in Rete dei bonifici singoli e dei rid ricordando all’Azienda che tale informativa dettagliata polo per polo è prevista dalla normativa vigente. Tale informativa serve inoltre per valutare le ricadute sui Lavoratori coinvolti, a nostro avviso numerosi, a partire dalle attività in cui verranno impiegati. Ancora una volta questo sistema relazionale si dimostra assolutamente irrispettoso dei Lavoratori già sottoposti a grandi preoccupazioni.
Abbiamo infine richiesto all’Azienda un’informativa dettagliata relativa ai progetti di internalizzazione di attività attualmente in corso.Scarica il comunicato

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