In data odierna si è tenuto il previsto incontro tra Federcasse e le Segreterie Generali e Nazionali delle Organizzazioni Sindacali.
Nell’occasione è stata rappresentata a Federcasse la valutazione condivisa e unitaria della bozza di protocollo consegnata nel corso dell’incontro precedente del 4 settembre u.s. e il giudizio è di sostanziale inadeguatezza.
Lo strumento del protocollo rimane utile per orientare i percorsi di rinnovo del CCNL e di definizione degli strumenti congiunturali – univoci e universali nelle regole – per governare la fase straordinaria, ma alla condizione che subisca una profonda revisione la quale si fondi: sull’analisi puntuale, oggettiva e condivisa dello scenario e dell’orientamento strategico – industriale, sull’individuazione dei principi guida per sviluppare le due fasi negoziali successive che devono includere l’adeguamento tabellare ABI a regime, sulla trasparenza dei costi e sul rigoroso governo di quelli non contrattati, sulla previsione di forme strutturali di coinvolgimento partecipativo stabile dei lavoratori e di forme di ristoro agli stessi dell’eventuale apporto che fosse strettamente necessario per finanziare ulteriori ammortizzatori.
Le fasi straordinarie e di cambiamento epocale sono assolutamente incompatibili con l’approssimazione e la non chiarezza di analisi, di numeri e di previsioni: questo è un presupposto invalicabile.
Come abbiamo comunicato a Federcasse non siamo disponibili a percorsi esclusivamente focalizzati sui costi, ma occorre l’avvio di una stagione fondativa di un nuovo approccio alle relazioni industriali e ai modelli gestionali, che alla flessibilità deregolata anteponga il coinvolgimento strutturato, alla gerarchia la partecipazione, al verticismo la cooperazione, all’esecutività la responsabilizzazione quali precondizioni per la creazione di valore socio – economico stabile e distintivo, che dovrà trovare puntuale misurazione nei nuovi strumenti distributivi che progetteremo.
Siamo fortemente convinti che si tratti, pur nelle difficoltà note, di una periodo dalle prerogative “costituenti” e perciò non conciliabile con i tatticismi di rito o, peggio, con orientamenti datoriali finalizzati a massimizzare un vantaggio contingente.
Chiediamo di andare molto oltre, per fondare condizioni già sperimentate nella parte più avanzata dell’industria italiana, che da tempo ha compreso l’importanza di aprirsi, con trasparenza e coraggio, in questa direzione.
Confidiamo che la serietà e il coraggio al proposito dimostrati, siano opportunamente valutati con lungimiranza da Federcasse che si è impegnata ad effettuare una approfondita riflessione la quale sarà rappresentata in occasione del prossimo incontro fissato per il 2 ottobre p.v.
A seguire saranno programmate le riunioni unitarie dei quadri sindacali e le successive assemblee di tutti i lavoratori.
Roma, 20.09.2017
LE SEGRETERIE NAZIONALI