COMUNICATO
Non intendiamo commentare le recenti vicende collegate alla perquisizione della GdF ed al coinvolgimento di alcuni dirigenti di Cattolica in un’indagine per corruzione; vogliamo solo esprimere la nostra vicinanza a quelle colleghe e quei colleghi che si sono trovati direttamente a contatto con gli inquirenti.
Questi avvenimenti non contribuiscono sicuramente alla costruzione di un clima interno positivo, già messo in tensione dalle incerte prospettive legate allo scioglimento della partnership con BPVI e dalle operazioni di esternalizzazione delle attività (sinistri e infrastrutture IT) realizzate in quest’ultimo anno e mezzo.
Da tempo il Sindacato chiede all’Azienda di definire un nuovo “patto sociale”, un quadro di regole che restituirebbe a tutti i dipendenti maggiore tranquillità sul proprio futuro.
Il nuovo AD si è recentemente presentato a tutti i collaboratori del Gruppo e ha pronunciato parole chiare e coraggiose sulla sua “mission”, sulla necessità di riappropriarsi di concetti come Responsabilità Sociale d’Impresa, e bollando le forme di lavoro temporaneo come delle “oscenità”.
Al dott. Minali facciamo i nostri migliori auguri di buon lavoro e gli chiediamo che l’Azienda non si chiuda al confronto col Sindacato, e di dare subito un segnale di disponibilità al dialogo incontrando le OO.SS. ed avviando un processo di condivisione che possa creare quel nuovo spirito di squadra e quel lavoro collettivo così necessario al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi che ha espresso.
Milano, Roma, Verona, 20 giugno 2017
Fisac-Cgil Gruppo Cattolica