Il consiglio di Intesa Sanpaolo approva l’acquisto delle banche venete

da repubblica.it – MILANO – Il consiglio di Intesa Sanpaolo, riunitosi oggi, ha deciso di dare la propria disponibilità all’acquisto delle due ex popolari Vicenza e Veneto banca. E’ quanto risulta a Repubblica da fonti finanziarie ed è stato poi confermato da una nota dell’istituto guidato da Carlo Messina.
L’acquisizione disegnata dalla Ca’ de Sass prevede la continuità aziendale delle ex popolari, ma si limita all’attività commerciale dei due istituti e alla rete. La parte dei crediti deteriorati, circa 10 miliardi di euro, dovrebbe essere invece scorporata in una bad bank che lo Stato e i titolari dei bond subordinati veneti, in essere per circa 1,2 miliardi, saranno chiamati a ricapitalizzare.
Intesa precisa nella sua nota che l’offerta per il trasferimento delle attività e passività delle venete prevede il pagamento di un “corrispettivo simbolico”.
Secondo le condizioni poste dal compratore, l’operazione si potrà chiudere solo se neutrale dal punto di vista patrimoniale, cioè non se non renderà necessario un aumento del capitale da parte di Intesa Sanpaolo. Il comunicato stampa dell’offerente precisa inoltre che l’acquisizione eventuale non deve intaccare la politica di distribuzione dei dividendi e prevede la copertura degli oneri di “integrazione e razionalizzazione” legati all’accorpamento delle ex popolari. Intesa intende anche cautelarsi richiedendo la “sterilizzazione” di “rischi, obblighi e impegni” che dovessero emergere relativamente alla gestione delle due banche antecedente la cessione. Posizione condivisa dall’azionista Fondazione Cariplo, in particolare il suo presidente Giuseppe Guzzetti che si è detto “totalmente d’accordo” con quanto espresso dalla banca perché “capitale e cedola sono la bussola per Intesa”.

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