La decisione del CdA di Banca Intesa Sanpaolo rappresenta un’importante risposta del sistema alla crisi di aziende (Bpvi e Veneto Banca) con interessi rilevanti anche in Toscana, in modo particolare a Prato.
Sono quasi 1.000 infatti i dipendenti della ex-cariprato oggi Bpvi interessati al progetto di riorganizzazione.
Si aprono ora settimane decisive nel confronto con le autorità di vigilanza nazionali ed europee e con lo stesso Gruppo Intesa all’indomani della presentazione del necessario piano industriale che dal punto di vista del sindacato non potrà che guardare alla salvaguardia del lavoro e del risparmio, in Italia e nella nostra regione.
Sono infatti circa 13.000 in Toscana i lavoratori coinvolti in processi di riorganizzazione dei loro istituti.
La difesa dell’unitarietà dei nostri istituti di credito è una leva fondamentale per il rilancio economico e lo sviluppo di sistemi locali ancora coinvolti in una profonda crisi.
Daniele Quiriconi – Segretario Generale Fisac Cgil Toscana