Crisi: Ires, Toscana cresce sotto 1% e si ‘voucherizza’

Ansa – Anche nei primi mesi del 2017 la crescita Toscana è rimasta al di sotto della soglia ‘fisiologica’ del’1%, l’export rappresenta il solo traino, l’occupazione sostanzialmente “ristagna” e il mercato del lavoro presenta un saldo positivo sorretto da contratti a termine e apprendistato mentre calano i contratti a tempo indeterminato (-8,7% sul 2016, -38% sul 2015), a fronte di una ‘voucherizzazione’ dell’economia regionale. E’ il quadro economico toscano nella prima parte dell’anno fotografato oggi da un focus di Ires, presentato nella sede della Cgil Toscana. Il rapporto, spiega una nota, evidenzia “i voucher si confermano molto usati, e solo a marzo 2017 sono stati il 43% in più dello stesso periodo dell’anno precedente. Nel complesso in due anni il numero dei vouchers acquistati è più che raddoppiato, passando da 4,174 milioni a 9,450 milioni. Secondo il presidente di Ires Toscana Gianfranco Francese, “il rallentamento dei consumi rappresenta uno degli indicatori più significativi della debolezza dell’economia Toscana. Un rallentamento determinato non solo da un atteggiamento prudente rispetto alla percezione comune di una crisi tutt’altro che passata, ma alimentato anche dal venir meno nei bilanci familiari di fattori temporanei di sostegno al potere d’acquisto e alla domanda interna come il bonus degli ottanta euro o, per altro verso, come la ripartenza dei prezzi petroliferi. Se a ciò aggiungiamo andamenti salariali ancora molto modesti e mancanza di certezze sulla continuità lavorativa, va da sé la composizione di un quadro che mina fortemente la propensione al consumo”. La segretaria generale della Cgil Toscana Dalida Angelini ha spiegato che “la strada seguìta, purtroppo, resta quella di comprimere il costo del lavoro e di competere al ribasso. In questo momento, oltre a denunciare questo, siamo impegnati per la manifestazione di sabato 17 giugno a Roma, in cui vogliamo stigmatizzare l’attacco alla Costituzione perpetrato sulla questione dei voucher: il Governo e il Parlamento prima li hanno aboliti per neutralizzare il referendum chiesto e ottenuto dalla Cgil e da milioni di italiani, poi nella manovra li hanno reintrodotti in maniera surrettizia. Un vero e proprio schiaffo alla democrazia: per questo saremo in migliaia, dalla Toscana, a Roma”.(ANSA).

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