In data 16/03/2017, le OO.SS. del Credito Valtellinese SpA hanno spedito all’Azienda la seguente lettera avente ad oggetto richiesta di riconoscimento economico per l’esercizio 2016:
«Il forte impegno profuso dai colleghi, testimoniato da un positivo risultato dei proventi operativi e del risultato netto della gestione operativa dell’esercizio 2016, ci porta a richiedere come tutti gli anni un incontro sulla tematica in oggetto.»
A distanza di due mesi e mezzo, dopo aver sollecitato l’incontro richiesto anche a margine del tavolo sul Sistema incentivante del 17 maggio scorso, abbiamo invece ricevuto dall’Azienda in data 1 giugno lettera indirizzataci via mail con il seguente testo:
“Oggetto: Vostra comunicazione avente ad oggetto “Riconoscimento economico all’impegno profuso dai colleghi del Credito Valtellinese nel 2016”
“Facciamo seguito e riferimento alla Vostra comunicazione richiamata in oggetto e, con la presente, Vi confermiamo che non sussistono i presupposti oggettivi per fornire positivo riscontro alla Vostra istanza.
Sull’esercizio di riferimento 2016, peraltro, non ha trovato applicazione alcun sistema di incentivazione a remunerazione variabile.”
Per tutte le OO.SS. del Credito Valtellinese le motivazioni sottostanti la risposta negativa non sono assolutamente accettabili, visto l’indiscutibile impegno profuso dai colleghi in un periodo delicato, cui però sono corrisposti altrettanto indiscutibilmente riconoscimenti per i colleghi erogati in modo arbitrario e con il contagocce.
Per questi motivi, nel rispetto di chi lavora e di chi li rappresenta, è necessario secondo la Fisac-Cgil un incontro chiarificatore con l’Azienda che confermi il principio della pari dignità delle parti: non è infatti possibile sedersi a un tavolo solo quando l’Azienda ne ravvisi o meno l’utilità o la convenienza.
In un momento di profonde trasformazioni in tutto il settore bancario dove la trasparenza della comunicazione è un valore fondante anche per il Gruppo bancario Creval non è possibile che i lavoratori siano informati solo tramite articoli di giornali come nelle recenti operazioni immobiliari cosiddette “Sale & leaseback”.
Un incontro è quindi necessario. Spiace invece rilevare che le altre OO.SS. si siano limitate al generico impegno di «mantenere aperto ogni canale atto ad individuare altre soluzioni condivise», non condividendo la nostra proposta di richiedere un incontro chiarificatore che manca del tutto nel loro comunicato. Lo abbiamo chiesto unitariamente a marzo e la Fisac-Cgil non vede motivo alcuno per rinunciarvi.
Abbiamo pertanto, nostro malgrado, spedito come Fisac-Cgil all’Azienda la seguente lettera raccomandata:
«Con riferimento a precedenti comunicazioni intercorse, la scrivente O.S. chiede di concordare una data per un incontro riguardante la richiesta del riconoscimento economico relativo all’anno 2016, ritenendo non esauriente e non in linea con normali relazioni sindacali la vostra risposta. L’incontro è ovviamente aperto a tutte le OO.SS. del Credito Valtellinese»
L’unitarietà è per noi valore fondamentale e pertanto l’incontro richiesto è ovviamente aperto a tutti i rappresentanti dei lavoratori che vorranno farne parte.
Solo se sapremo dimostrare tutti decisione e fermezza nell’interesse dei lavoratori, riscuoteremo il conseguente rispetto dalla controparte, a partire dalla difficile vertenza sul riconoscimento economico, fino alla questione delle pressioni commerciali e della conseguente applicazione in sede aziendale di un accordo nazionale sottoscritto nel febbraio scorso.
Abbiamo chiesto unitariamente incontro per fine mese in merito ai carichi di lavoro e agli impatti che le chiusure delle agenzie e il ridimensionamento degli organici hanno arrecato su tutte le colleghe e i colleghi del Gruppo Creval. Qui l’Azienda si è dimostrata disponibile.
Perché non incontrarsi e chiarirsi anche sul riconoscimento economico chiesto dai colleghi?