CAE e società europee nel settore finanziario: come promuovere la partecipazione dei lavoratori e l’anticipazione del cambiamento. Da domani a venerdì 9 giugno nella Sala Santi della CGIL Nazionale, si concluderà il Progetto Europeo sui C.A.E. e l’anticipazione del cambiamento che come Fisac-Cgil (Dipartimento Internazionale e Istituto Lab in coordinamento con il Segretario Generale Agostino Megale) abbiamo realizzato nel corso degli ultimi 18 mesi, con il contributo finanziario della DG Occupazione della Commissione Europea, coinvolgendo i rappresentanti dei lavoratori di 8 tra i maggiori gruppi transnazionali del settore finanziario, in un percorso collettivo di analisi e costruzione di proposte, finalizzato a rendere più concreto ed efficace l’informazione e la consultazione dei lavoratori ed il conseguente dialogo con le Direzioni di questi gruppi, secondo lo spirito (e la lettera) della Direttiva 2009/38 che, con tutti i suoi limiti, deve soprattutto essere applicata fino in fondo. Attraverso questi 8 gruppi (Allianz, Axa, Barclays, Bnp-Paribas, Intesa SanPaolo, Nordea, Santander, Unicredit) copriamo di fatto tutta l’Europa compresi i paesi candidati ed anche questo è il senso della collocazione dei suoi momenti collettivi che abbiamo organizzato a Roma, Stoccolma, Belgrado e Londra.
Il Progetto si è sviluppato in un primo percorso di rivalutazione dell’impianto teorico e normativo, in una rilettura, guidata dal Professor Filip Dorssemont dell’Università di Bruxelles, di quella Direttiva 2009/38 che regola i C.A.E. e che, con tutti i suoi limiti, deve soprattutto essere pienamente applicata.
Abbiamo coperto pressoché tutta l’Europa al quale abbiamo immediatamente legato un secondo percorso di azione concreta all’interno dei CAE. Questo secondo percorso sta coinvolgendo anche i partners sociali del settore in un’interlocuzione con il Parlamento Europeo, concentrandosi in particolare sui temi di una campagna condivisa per un’efficace consultazione dei lavoratori nei CAE e sull’impatto delle normative europee che regolano l’attività delle banche, in modo da coniugare la vendita dei prodotti bancari con la sostenibilità sociale e la tutela dei risparmiatori. Non ultimo, il Progetto intende avviare la costituzione del C.A.E. nel gruppo Intesa San Paolo, il più grande gruppo bancario italiano ancora privo di rappresentanza transnazionale dei propri lavoratori e lavoratrici.