Il 22 maggio l’Azienda ha dato la conferma di quanto era ormai nell’aria da un po’ di tempo, ovvero della volontà di procedere nuovamente con l’assorbimento degli aumenti previsti con il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale, siglato lo scorso 22 febbraio.
Addirittura, a differenza di quanto avvenne in occasione del rinnovo del 2012, questa volta verranno assorbiti anche gli arretrati, a discapito di circa il 70% delle lavoratrici e dei lavoratori!
Ebbene sì, l’Azienda certificata anche per il 2017 Top Employers Company, decide di non riconoscere a tutti i suoi dipendenti il recupero dell’inflazione garantito dal rinnovo del CCNL, alla faccia dei millantati “più alti standard qualitativi relativi alla gestione delle persone”.
E’ utile ricordare che cinque anni fa la giustificazione per procedere all’assorbimento venne ricondotta al quadro di difficoltà economica che si protraeva dal 2009, secondo la teoria passata alla storia con il motto “O le tasche o le teste”. Questa volta, invece, la sola giustificazione portata dall’Azienda è quella di applicare lo stesso principio, giusto per non essere da meno rispetto al passato!!!
Nulla importa che negli ultimi 4 anni abbiamo ottenuto risultati eccellenti, come i nostri azionisti possono evidentemente certificare: quella regola, in quanto regola, si applica, punto.
Tra l’altro, stando a quanto è emerso nell’incontro, l’Azienda è addirittura convinta di seguire una “direzione meritocratica”: peccato, però, che la maggior parte delle persone che non riceveranno l’aumento contrattuale ed i relativi arretrati sono proprio quelle che hanno avuto negli ultimi anni un incentivo individuale “ad personam assorbibile” !!! Tradotto, con una mano Zurich dà gli aumenti a chi ritiene meritevole e con l’altra se li riprende non appena ne ha l’occasione…davvero l’essenza della meritocrazia…!
Per non parlare poi delle colleghe e dei colleghi che al momento dell’assunzione in Zurich hanno ricevuto assegni A.P. come parte di una retribuzione concordata sulla base della professionalità individuale, con la promessa (da marinaio) che si trattava solo di un proforma e, di conseguenza, che gli assegni non sarebbero mai stati assorbiti, ed ora si ritrovano a pagare il prezzo di scelte politiche miopi e di corto respiro!
Riteniamo che le lavoratrici ed i lavoratori di questa Azienda non meritino un trattamento simile, non ci potrà mai essere alcuna legittimità giuridica che tenga quando si operano scelte tanto ingiuste!
Di fronte a questa palese ingiustizia, chiediamo all’Azienda di riconsiderare la decisione presa e chiamiamo tutti i Lavoratori ad appoggiarci in questa rivendicazione, a nome di tutte le persone che lavorano con passione e serietà per il bene della nostra Compagnia.
Milano, 24 maggio 2017
LE RAPPRESENTANZE SINDACALI AZIENDALI
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