Gruppo Cattolica: esternalizzazione infrastrutture e servizi

E’ proseguito in questi giorni il confronto sindacale relativo alla riorganizzazione dell’area “Infrastrutture e servizi” di CS.

Le OO.SS. hanno ribadito la grande professionalità ed impegno dei colleghi che operano nell’area (confermata anche in questi giorni nel fronteggiare l’attacco informatico che ha infettato milioni di computer in Europa e nel mondo) che ha anche permesso di sopperire per anni a limiti tecnologici dei sistemi.

L’Azienda ha confermato le ragioni dell’intero progetto: solo le attività verranno affidate a terzi mentre i lavoratori verranno ricollocati nell’ambito del Gruppo.

E’ già un importante punto di incontro il fatto che l’Azienda concordi sul principio di mantenere tutti i colleghi all’interno del Gruppo e tuttavia pensiamo che sia anche necessario trovare tutta una serie di garanzie a corollario, in linea con la responsabilità sociale dichiarata dalla cooperativa Cattolica.

Da un’azienda solida e redditiva che “considera i propri collaboratori in primo luogo come persone da valorizzare e far crescere sul piano professionale, sentendo forte la responsabilità di continuare a garantirne l’impiego” [dal rapporto di sostenibilità 2016] ci si aspetta che vada oltre le generiche dichiarazioni di principio.

Se questa operazione porta notevoli vantaggi economici e organizzativi per l’Azienda i lavoratori stessi si aspettano conseguentemente un impegno chiaro e trasparente, che superi il formale rispetto delle norme, per confermare anche la sede di lavoro e l’inquadramento.
Come sindacato chiediamo inoltre di non far pagare il prezzo dell’operazione ai tanti precari che siedono in mezzo a noi da anni (ma non figurano nel libro matricola di Cattolica).

Anche il pieno rispetto del CCNL Ania per tutti i lavoratori che svolgeranno attività assicurative assegnategli, direttamente o indirettamente, da Cattolica, richiede di essere sostenuto da azioni concrete da parte del Gruppo.

I lavoratori si trovano in condizioni di debolezza anche a causa delle nuove normative che regolano oggi il mercato del lavoro ma Cattolica deve fare di tutto perché non siano un ostaggio delle logiche del profitto.

La Fisac-Cgil chiede in questa ottica che l’accordo proposto venga migliorato e completato in coerenza con i principi citati più volte dalla Compagnia stessa.

Milano, Roma, Verona, 18 maggio 2017

Fisac-Cgil Gruppo Cattolica

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