La trattativa sugli inquadramenti si sta protraendo ormai da troppo tempo, lasciando i Lavoratori e le Lavoratrici privi di un equo riconoscimento della propria professionalità, del proprio impegno e delle enormi responsabilità che si assumono quotidianamente, anche supplendo alle ambiguità normative e alla confusione organizzativa dell’Azienda.
E’ indispensabile uscire dalle sabbie mobili nelle quali la trattativa si sta impantanando.
E’ necessario individuare una soluzione che:
- integri e migliori le scarne previsioni del Contratto Nazionale in materia;
- riconosca uno sbocco professionale a coloro che occupavano ruoli professionali normati nei preesistenti Contratti Integrativi Aziendali e che hanno visto brutalmente interrotta e azzerata la loro prospettiva di inquadramento, nonché a coloro che sono stati successivamente adibiti a mansioni qualificate;
- dia certezze normative a tutti/e per il futuro in termini di corretto inquadramento e di riconoscimento economico stabile e consolidato;
- disciplini il passaggio dalle norme preesistenti a quelle nuove;
- valorizzi le esperienze maturate su diverse posizioni di lavoro, in una logica di sviluppo professionale nel tempo;
- ampli il più possibile la platea delle figure professionali destinatarie di riconoscimento;
- ricomprenda tutte le possibilità di inquadramento, compreso l’accesso all’Area Quadri Direttivi.
E’ tempo che ciascuno assuma le proprie responsabilità fino i fondo davanti ai Lavoratori e alle Lavoratrici: l’Azienda deve rimuovere le chiusure e le rigidità sin qui dimostrate.
Contemporaneamente deve farsi più incisiva l’iniziativa sindacale su: condizioni di lavoro, in rapido deterioramento; recrudescenza delle pressioni commerciali; depauperamento della rete; ricadute del progetto Gold; crescenti responsabilità poste in capo ai gestori; riorganizzazione del mondo crediti e dello “special risk”.
La trattativa riprenderà nei prossimi giorni.