Si è chiuso il 28 Marzo l’Offerta Pubblica di Transazione, con adesione per Veneto Banca del 67,6% del perimetro azionario interessato (73% del totale dei soci dello stesso perimetro). Siamo tutti consapevoli dello sforzo immane profuso ancora una volta dai colleghi e colleghe della Rete. Rimaniamo in attesa dell’incontro con l’Azienda già fissato per il prossimo 5 aprile, riunione che verterà principalmente sui dati ufficiali dell’OPT, e per la quale Vi daremo opportuno riscontro.
Ancora una volta, la Rete ha dimostrato la capacità di ricucire rapporti con soci e clienti “traditi”, e prosegue nel tentativo (tuttora in corso) di riconquistare la fiducia di un territorio ed una clientela duramente provati. Il raggiungimento del risultato ha richiesto notevole lavoro straordinario feriale e festivo. Ricordiamo, ove non fosse ancora ben chiaro, che tali prestazioni di lavoro straordinario (apertura protratta fino alle 18.45 e festiva al sabato), deve essere oggetto della remunerazione prevista dal vigente CCNL.
Il percorso è ancora lungo e pieno di difficoltà, come si evince quotidianamente dalle dichiarazioni delle Autorità di Vigilanza (BCE e Commissione Europea in primis), riprese e spesso amplificate dagli organi di stampa.
Riteniamo che i prossimi passi per poter vedere l’uscita dal tunnel non potranno che essere:
- Positiva delibera del Cda che superi la condizione sospensiva dell’Offerta Pubblica di Transazione (auspichiamo già nel prossimo Cda).
- Autorizzazione (tanto agognata!) della Commissione Europea alla ricapitalizzazione già prevista dal MEF con il noto decreto.
Come noto, il Cda ha richiesto al Mef tempi rapidi per l’intervento di Stato, ed in merito auspichiamo che quest’ultimo, nelle competenze dei rispettivi organi coinvolti, faccia prevalere nelle Sedi Europee decisioni che salvaguardino occupazione e territorio. Allo scopo le OO.SS. sono unanimemente concordi e stanno lavorando per ricercare il coinvolgimento di tutti gli attori in causa.
Sebbene già nota, ribadiamo ancora una volta la nostra posizione di contrarietà rispetto alla fusione con Popolare di Vicenza, sulla quale non intravediamo alcun beneficio oggettivo tangibile, bensì possiamo unicamente prevedere serva a giustificare migliaia di esuberi.
Siamo consci delle difficoltà dei lavoratori ad operare in queste condizioni di estrema incertezza, ma siamo oltremodo certi dell’impegno profuso da tutti. Questa Organizzazione Sindacale non smetterà di vigilare sugli eventi che stanno coinvolgendo la Banca e rimane pronta a lottare, unitamente ai lavoratori, affinché scelte inopportune non ricadano sul destino di migliaia di colleghi e delle loro famiglie.
E’ nostra intenzione riaprire la discussione con l’Azienda su molti temi, che in questi ultimi mesi, per senso di responsabilità, le OO.SS. hanno temporaneamente ma doverosamente messo da parte. I temi da trattare sono molti (riorganizzazione della Banca, inquadramenti, protocollo sulle pressioni commerciali ed altri), ma sicuramente di secondaria importanza in questo particolare momento.
Non possiamo però chiudere gli occhi davanti ad una scorrettezza.
Ci riferiamo alla questione della BANCA delle ORE, che ricordiamo trattasi di “RETRIBUZIONE” (trasformata in tempo libero, ma sempre retribuzione) e come tale, un sacrosanto diritto del lavoratore. Tale diritto non è né rinunciabile da parte del Lavoratore, né incamerabile da parte dell’azienda. L’interpretazione aziendale degli accordi con le OO.SS. è stata assolutamente unilaterale e la conseguente cancellazione di Banca Ore significative, sarà oggetto di precise nostre rivendicazioni nei prossimi incontri con l’Azienda.
Sarà ovviamente nostra cura tenervi informati sull’evolversi degli eventi.
Cordiali Saluti.
SEGRETERIA Fisac/Cgil Veneto Banca
Montebelluna, 30 Marzo 2017
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