Difesa dell’autonomia di Banca delle Marche e del suo ruolo a sostegno dell’economia del territorio regionale. E’ l’obiettivo condiviso da Regione e Sindacati, questa mattina nel corso dell’incontro a Palazzo Raffaello tra il presidente Gian Mario Spacca e l’assessore al Bilancio Pietro Marcolini da una parte, Fisac-Cgil, Fiba-Cisl, Uilca, Fabi e Dircredito dall’altra. Erano presenti per i sindacati Averino Di Marcantonio, Maurizio Santini, Sergio Crucianelli, Maurizio Liberti, Alfonso Corraducci.
Regione e Sindacati hanno condiviso la forte preoccupazione per la situazione che sta attraversando l’istituto di credito. “Non possiamo nasconderci – ha detto il presidente Spacca – che la strada sia in salita. L’importante è non perdere di vista l’obiettivo, che deve essere la difesa dell’autonomia di Banca delle Marche e il suo ruolo a sostegno dell’economia del territorio marchigiano. Un obiettivo per il quale ci deve essere il massimo impegno di tutta la comunità. Tutti siamo chiamati a lavorare per questo: proprietà, management della Banca, sindacati, imprenditori ed anche le istituzioni, ciascuno per la propria parte”.
Spacca ha sottolineato la necessità che BdM definisca un piano industriale, coerente con l’obiettivo dell’equilibrio di bilancio e che sia convincente in termini di tempo, di forza e strategia. “Gruppo Banca delle Marche – ha detto – ha svolto negli anni, anche e soprattutto durante la crisi, un ruolo fondamentale di sostegno finanziario all’economia locale, dando fiducia agli imprenditori. Con i suoi 3.300 dipendenti, rappresenta inoltre un’importante fonte occupazionale per il territorio. Oggi siamo ad un passaggio molto delicato che deve essere presidiato con la massima attenzione”.
Di “autonomia quale valore irrinunciabile” dell’istituto di credito hanno parlato i Sindacati, che hanno concordato sulla necessità di un’azione comune tra tutte le forze in campo. “Chiediamo – hanno detto i rappresentanti sindacali – che si crei una compagine territoriale forte e stabile a difesa e a garanzia dell’autonomia della banca. C’è preoccupazione, tra i lavoratori, per il tema dell’occupazione: sappiamo che Banca delle Marche ha tutti i mezzi per mantenerla intatta, ma bisogna agire subito affinché le condizioni che ci sono oggi, di autonomia, radicamento sul territorio, con stabile e buona occupazione, non vengano a mancare. Abbiamo poco tempo a disposizione, ma siamo certi che grazie all’unione di tutte le forze del territorio, possiamo riuscire nell’obiettivo. L’incontro di oggi, la sensibilità della Regione, ne sono la testimonianza”.
Regione e Sindacati hanno condiviso la forte preoccupazione per la situazione che sta attraversando l’istituto di credito. “Non possiamo nasconderci – ha detto il presidente Spacca – che la strada sia in salita. L’importante è non perdere di vista l’obiettivo, che deve essere la difesa dell’autonomia di Banca delle Marche e il suo ruolo a sostegno dell’economia del territorio marchigiano. Un obiettivo per il quale ci deve essere il massimo impegno di tutta la comunità. Tutti siamo chiamati a lavorare per questo: proprietà, management della Banca, sindacati, imprenditori ed anche le istituzioni, ciascuno per la propria parte”.
Spacca ha sottolineato la necessità che BdM definisca un piano industriale, coerente con l’obiettivo dell’equilibrio di bilancio e che sia convincente in termini di tempo, di forza e strategia. “Gruppo Banca delle Marche – ha detto – ha svolto negli anni, anche e soprattutto durante la crisi, un ruolo fondamentale di sostegno finanziario all’economia locale, dando fiducia agli imprenditori. Con i suoi 3.300 dipendenti, rappresenta inoltre un’importante fonte occupazionale per il territorio. Oggi siamo ad un passaggio molto delicato che deve essere presidiato con la massima attenzione”.
Di “autonomia quale valore irrinunciabile” dell’istituto di credito hanno parlato i Sindacati, che hanno concordato sulla necessità di un’azione comune tra tutte le forze in campo. “Chiediamo – hanno detto i rappresentanti sindacali – che si crei una compagine territoriale forte e stabile a difesa e a garanzia dell’autonomia della banca. C’è preoccupazione, tra i lavoratori, per il tema dell’occupazione: sappiamo che Banca delle Marche ha tutti i mezzi per mantenerla intatta, ma bisogna agire subito affinché le condizioni che ci sono oggi, di autonomia, radicamento sul territorio, con stabile e buona occupazione, non vengano a mancare. Abbiamo poco tempo a disposizione, ma siamo certi che grazie all’unione di tutte le forze del territorio, possiamo riuscire nell’obiettivo. L’incontro di oggi, la sensibilità della Regione, ne sono la testimonianza”.
Was this article helpful?
YesNo