Le segreterie nazionali e i coordinamenti aziendali delle scriventi organizzazioni sindacali si sono riunite ieri a Roma per fare il punto sulla vertenza aperta in DoBank e per valutare ulteriori iniziative da intraprendere a seguito dell’avvio della riorganizzazione del gruppo che determina pesanti ricadute sui lavoratori. Una riorganizzazione avviata dal management in totale assenza di un Piano industriale che chiarisca le prospettive del gruppo e di un confronto sindacale per definire le più opportune tutele sindacali per i lavoratori coinvolti.
Per queste ragioni il 27 febbraio scorso la grandissima parte dei lavoratori del gruppo DoBank ha aderito con convinzione allo sciopero ed alle manifestazioni per chiedere, con grande determinazione, la riapertura di un tavolo di confronto al fine di ottenere il riconoscimento di quelle tutele occupazionali necessarie a garantirli rispetto alle ricadute connesse ai processi di riorganizzazione in atto , in analogia con tutte le operazioni definite nel sistema.
L’evidente successo dello sciopero e delle manifestazioni evidenziano la netta presa di distanza dei lavoratori rispetto a un progetto aziendale le cui strategie non risultano chiare, nonché la forte determinazione degli stessi nel respingere un approccio manageriale che appare orientato al risultato di breve periodo e poco incline al coinvolgimento dei lavoratori e al confronto con le organizzazioni sindacali.
Le Segreterie Nazionali sono a fianco del sindacato aziendale e dei lavoratori del gruppo DoBank, ritenendo questo atteggiamento miope e irrispettoso degli interessi dei lavoratori, della clientela e della stessa azienda.
Le Segreterie Nazionali e le organizzazioni sindacali aziendali dichiarano la loro determinazione a perseguire il raggiungimento di una soluzione positiva alla vertenza che ripristini nel gruppo DoBank quelle corrette relazioni industriali in essere in tutto il settore.
Roma, 9 marzo 20
Le segreterie nazionali
Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – Ugl Credito
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