Oggi più che mai la Dirigenza della nostra Banca ha il dovere di dare ai Lavoratori sostegno per le tante tensioni che stanno vivendo, per i sacrifici che sono chiamati a compiere e per l’eccessiva esposizione che stanno vivendo in questi giorni.
Occorre mettere a disposizione dei colleghi tutti gli strumenti e le conoscenze necessarie per consentire di mantenere quel rapporto fiduciario
che negli anni è stato il tratto distintivo e determinante per la fidelizzazione della nostra Clientela.
Oggi non servono politiche commerciali aggressive, serve che tutto il management e tutte le alte professionalità presenti nelle aree si affianchino, collaborino, aiutino i nostri colleghi nel compito di tenere oggi sul fronte dei rapporti esistenti e preparare rapidamente l’auspicabile sviluppo di nuova clientela basandosi però sull’erogazione del credito e sul fare banca del territorio, che sono le cose che la nostra Azienda sa fare meglio.
Nonostante gli sconcertanti risvolti giudiziari e le violentissime speculazioni ed esposizioni mediatiche cui è sottoposto il corpo intero della
Banca, in cui non trovano mai spazio la preoccupazione e l’interesse per i 31.000 Dipendenti, come Lavoratori sappiamo che si può e si deve
uscire rapidamente da questa situazione e vogliamo per questo il massimo di collaborazione (sostegno e affiancamenti professionali, non pressioni) ed il massimo di considerazione da parte della Dirigenza tutta.
Lo ripetiamo, LA BANCA SIAMO NOI e non vogliamo essere né mortificati, né smembrati, né privati dei nostri diritti.
Vogliamo tutti quanti contribuire al rilancio del Monte dei Paschi, purnon avendo colpa alcuna rispetto agli accadimenti che hanno investito la Banca.
Esprimiamo naturalmente massima attenzione e rispetto per il lavoro della Magistratura e per la necessaria ricerca delle responsabilità che andranno adeguatamente sanzionate.
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