No ai licenziamenti in Eng-o

Il 21 Gennaio u.s. le RSA di Roma e di Milano e le relative Segreterie Territoriali Fisac/CGIL e UILCA hanno indetto una Assemblea di
tutti i dipendenti Eng-o . L’Assemblea ha affrontato diversi punti ed ha promosso una mozione conclusiva.
• I lavoratori ed il Sindacato con rammarico hanno ricostruito la brutta e, per molti versi, intricata e delicata vicenda che ha visto, in data 1/7/2011, la cessione del ramo d’Azienda “Back Office mutui” Barclays Bank PLC ad Eng-O SpA (azienda neo costituita e appartenente al Gruppo Engineering); si è sottolineato che dal 1/1/2012, dopo appena 6 mesi, le due società hanno rallentato in modo corposo l’attività commerciale mentre dopo soli 18 mesi si è interrotta improvvisamente la commessa nonostante il contratto sottoscritto dalle parti prevedesse che la stessa durasse almeno 5 anni. Dal dibattito è emerso, con estrema chiarezza e lucidità, che la cessione di Ramo d’Azienda era fittizia e rappresentava la chiara volontà di Barclays Bank PLC di liberarsi, con la complicità del Gruppo Engineering, dei 25 (diventati poi 24) lavoratori dipendenti. In Assemblea è stato ricordato che, a fronte di questi comportamenti illeciti da parte delle due Società, è stato attivato in giudizio l’articolo 28 per comportamento antisindacale secondo quanto previsto dallo Statuto dei Lavoratori (legge 300/70). La maggior parte dei lavoratori ceduti, inoltre, ha provveduto all’impugnativa individuale della cessione che quindi vede attualmente un’azione
giudiziale ancora aperta e pendente che costringe le aziende coinvolte a valutare attentamente le iniziative da intraprendere nei confronti di tutti i lavoratori ex Barclays e dal 1/7/2011 diventati (in modo regolare?) dipendenti di Eng-o Spa
• In data 21/12/2012 il Presidente di Eng-o Spa Ing. Paolo Pandozy, ha comunicato ufficialmente di voler porre l’Azienda in liquidazione volontaria dando formale avvio alla procedura di cui all’articolo 18 del CCNL del Credito; il 14/01/2013 è seguito il primo ed unico incontro di tale procedura tra le OO.SS. ed Eng-O SpA dove, tra gli altri, era presente anche il Dott. Luigi Palmisani Direttore Organizzazione e Personale di Engineering nella mera (?) veste di rappresentante di Eng-o Spa. In questa sede i rappresentanti territoriali della Fisac/CGil e della UILCA, hanno chiesto di mettere a verbale la seguente dichiarazione :”Le OO.SS. sono venute a conoscenza che nella settimana precedente (7/1/2013) quindi quando la procedura era stata già attivata, l’Azienda Engineering Ingegneria Informatica, casa madre di Eng-O, ha consegnato ai lavoratori una serie di documenti attinenti alla procedura di oggi, di cui siamo in possesso. Si ritiene pertanto che la procedura sia stata gravemente inficiata da questi atti”. I documenti consegnati individualmente ai dipendenti prevedono l’assunzione del singolo lavoratore con demansionamenti tanto ingiustificati quanto permanenti e con la “conditio sine qua non” di sottoscrivere contestualmente un verbale di conciliazione con ampie formulazioni liberatorie , sanatorie di inadempienze aziendali e rinuncia ad ogni rivalsa nei confronti di Eng-O SpA, del gruppo Engineering e, udite udite, anche nei confronti di Barclays Bank PLC.
• Le OO.SS. in modo forte sostengono che questo atteggiamento dell’Azienda oltre ad essere stato maldestro, rappresenta una forzatura inutile e controproducente per tutti e che purtroppo, tale situazione, ha per il momento resa vana ed impossibile qualsiasi azione di trattativa per il Sindacato. La maschera di Eng-O Spa e di Engineering è caduta allorquando il Sindacato in sede di trattativa ha, con grande senso di responsabilità, controproposto ai rappresentanti di Eng-O Spa di essere disposto a sottoscrivere un accordo sindacale che prevedesse si l’assunzione dei 24 dipendenti di Eng-O alle condizioni (capestri) proposte da Engineering purchè venisse stralciato il verbale di conciliazione relativo alla liberatoria di Barclays Azienda terza che non era presente in trattativa. La risposta di Palmisani è stata dura quanto perentoria: “Non se ne parla neanche, noi dobbiamo difendere gli interessi del nostro cliente Barclays, prendere o lasciare. O tutti o nessuno”.
• A fronte di quanto sopra descritto, i lavoratori ed il Sindacato in questa sede promuovono la seguente mozione conclusiva: si auspica che la procedura non si concluda con il licenziamento collettivo ma, al contrario, si trovi una soluzione positiva che tenga insieme la salvaguardia dell’occupazione, dei diritti collettivi e di quelli individuali delle persone. L’Assemblea, infine, invita il Sindacato ad intraprendere, con il forte sostegno dei lavoratori, ogni azione utile a sbloccare la situazione considerando tutte le forme e le iniziative possibili da mettere in campo.

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