In data 9 gennaio 2017 il Direttivo Provinciale FISAC CGIL di Savona aveva espresso preoccupazione e contrarietà alla trattativa sul “Protocollo di sviluppo sostenibile del Gruppo” di IntesaSanpaolo che vuole introdurre una nuova forma di contratto ibrida, parte lavoro dipendente e parte lavoro autonomo.
In quella occasione era stato accolto all’unanimità un o.d.g. nel quale si chiedeva di sospendere la trattativa e di riprenderla solo dopo una tornata assembleare tra i colleghi.
In seguito il Direttivo IntesaSanpaolo ed il Direttivo Nazionale FISAC avevano dato mandato di continuare la trattativa solo nel rispetto di paletti limitativi inaggirabili.
Nonostante questo la firma del Protocollo ha di fatto disconosciuto questi paletti, ignorandone sia i contenuti che la portata (numeri doppi, mancanza della riassunzione automatica, durata sperimentale di fatto portata a quasi tre anni, possibilità di assunzione anche nelle regioni limitrofe).
Questo accordo mette in concorrenza tra loro i lavoratori, frammentando ulteriormente il settore.
Non condividiamo le motivazioni addotte per giustificarne la firma e tantomeno che la FISAC abbia firmato senza un preventivo passaggio assembleare tra i colleghi, in considerazione della novità e della pericolosità dell’introduzione della nuova figura ibrida, finora non presente nel settore.
Chiediamo che vengano comunque convocate le assemblee dei lavoratori, come è peraltro previsto dalla CGIL.
Infine vogliamo evidenziare il rischio che accordi similari, o peggiorativi, possano facilmente dilagare in tutto il settore, con il rischio che, in occasione del prossimo rinnovo del CCNL, ABI possa dare la spallata finale per concretizzare il suo “nuovo modello di banca” che insegue fin dal 2013.
DIRETTIVO PROVINCIALE FISAC CGIL SAVONA
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