E’ stata presentata stamani alla Camera del lavoro di Pisa la ricerca condotta dall’Università La Sapienza di Roma sullo stress lavoro correlato di lavoratori e lavoratrici bancarie. La ricerca, commissionata dalla Fisac Toscana dà evidenza scientifica a un problema ormai radicato e sempre più diffuso denunciato da tempo dal sindacato : un crescente stato di stress legato principalmente alla pressione della vendita dei prodotti finanziari. Tale stress non riguarda solo la salute dei lavoratori ma l’organizzazione del lavoro nella sua interezza, l’idea di business delle nostre aziende, il rapporto di fiducia con la clientela che è nodo cruciale per la stessa sopravvivenza del sistema bancario.
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Banche: studio, 82% lavoratori in ansia per obiettivi budget. Preoccupa abuso farmaci, indagine su bancari toscani.
(ANSA) – PISA, 06 FEB – L’82% dei bancari che lavorano in Toscana dichiarano di essere “in ansia” per fatto che il mancato raggiungimento degli obiettivi di budget possa comportare mobilità territoriale o cambi di ruolo. E’ il risultato della ricerca condotta dall’Università La Sapienza di Roma in collaborazione con la Fisac Cgil Toscana attraverso la distribuzione di quasi 400 questionari tra i lavoratori. I dati evidenziano, spiega il sindacato che stamani alla camera del lavoro di Pisa ha illustrato lo studio, che molti bancari “vivono con disagio la propria professione, di chi si sente continuamente ‘richiamare’ dai superiori per il raggiungimento del budget, di chi si sente in conflitto con i propri convincimenti per i prodotti che è chiamato a vendere”. Emerge anche un “un preoccupante abuso di psicofarmaci per contenere il disagio e l’ansia derivante dalla situazione che si è determinata in questi ultimi anni”. La ricerca, per ora svolta su base regionale, potrebbe estendersi all’intero territorio nazionale. “Mercoledì ci incontreremo con Abi – ha spiegato Daniele Quiriconi della Fisac Cgil Toscana – per tentare un accordo. Se ci riusciamo la facciamo insieme, altrimenti nelle prossime settimane andremo avanti come Fisac”. Il 59% degli intervistati ha anche ammesso che “il ritmo dei cambiamenti sul luogo di lavoro” supera la propria capacità di adattamento.
Significativo anche il dato secondo il quale l’84% degli intervistati dai ricercatori dell’università La Sapienza dichiara di sentirsi a disagio nel “consigliare alla clientela un prodotto per il solo fatto che è inserito nel budget”. Provocano disagio al 78% dei bancari toscani anche le “continue ristrutturazioni aziendali”. Infine, nel 63% dei casi le “richieste avanzate nelle vendite e/o nelle consulenze sono in conflitto” con ciò che i lavoratori degli istituti di credito toscani ritengono “moralmente giusto”. “L’analisi – spiegano i ricercatori nelle conclusioni – mostrano una presenza per circa un quarto di stress lavoro correlato nei dipendenti coinvolti nello studio, legati a quasi tutti i quesiti creati specificatamente per il contesto lavorativo dei bancari e dunque: richiesta di essere elastico, richiesta sulle vendite (budget o conflitto con il proprio senso morale), riorganizzazioni e mobilità. Inoltre ritornano evidenti nelle analisi legati agli aspetti legati al contesto lavorativo anche caratteristiche socio demografiche e di ruolo: il genere (le donne), l’impiego di farmaci e il ruolo commerciale”. (ANSA).