Sostenibilità e RSI: Direttiva europea 2014/95 – Il decreto applicativo

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Questo è il risultato del Decreto Legislativo 254 del 30 dicembre, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.7, recependo la Direttiva Europea 2014/95.

Secondo l’Unione Europea, la nuova norma risponde alla necessità di portare la trasparenza delle informazioni sociali ed ambientali fornite dalle Imprese di tutti i settori ad un elevato livello comparabile in tutti gli Stati membri.

Il nuovo obbligo riguarderà gli Enti di interesse pubblico (ex Dlgs. 39/2010) e quindi quotate, Banche ed Assicurazioni e con un numero di Dipendenti medio annuo superiore a 500, con un totale dell’attivo superiore a 20mln di euro ed un totale di ricavi netti superiore a 40 mln.

La Dichiarazione individuale di carattere non finanziaria potrà essere compilata anche su base volontaria ed in questo caso se la revisione è svolta dal Collegio sindacale la Dichiarazione dovrà essere avallata da un Revisore terzo.

Le Aziende possono decidere di compilare il Bilancio Etico perché indicativo di una “filosofia abbracciata dall’Azienda ed ha un impatto reputazionale “ che assume un’importanza crescente nel mercato.

Sono presenti anche sanzioni molto alte a carico di Amministratori ed Organi di Controllo nel caso in cui non siano effettuati correttamente e tempestivamente gli adempimenti obbligatori, il cui accertamento è di competenza della Consob. Per gli Amministratori che omettono di depositare al Registro delle Imprese la Dichiarazione individuale o consolidata di carattere non finanziario la sanzione va da 20mila a 100mila euro. Se provvedono in ritardo, ma entro trenta giorni, la sanzione viene ridotta di un terzo.

La stessa sanzione viene applicata se alla Dichiarazione non si allega l’attestazione specifica di un Revisore circa la conformità delle informazioni fornite. La sanzione è ridotta della metà se l’omissione sussiste in caso di Dichiarazione volontaria.

Sempre da 20mila a 100mila euro è l’ammenda per gli Amministratori che depositano la Dichiarazione non redatta in conformità agli articoli 3-4. Se però il Documento contiene informazioni non rispondenti al vero, oppure omette fatti rilevanti, allora la multa per Amministratori e Componenti dell’Organo di controllo viene elevata fra i 50mila ed i 150mila euro.

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