Si è conclusa questo pomeriggio la negoziazione con la Direzione Risorse Umane legata al capitolo delle eccedenze di personale del Gruppo Monte dei Paschi, derivante dalle previsioni del Piano Industriale 2016-2019.
L’Accordo firmato contiene una fondamentale premessa, nella quale si prevede il pieno coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali, sia a livello centrale che periferico, nella gestione delle problematiche aziendali di carattere strategico ed operativo, che di fatto costituisce la base di partenza delle future negoziazioni legate ai progetti industriali ed alle ristrutturazioni organizzative riferite al nuovo scenario.
Viene inoltre confermata l’impostazione del Piano Industriale che esclude il ricorso ad esternalizzazioni di attività con cessione individuale del rapporto di lavoro.
Sempre in tale premessa vengono inoltre ottimizzati i contenuti gestionali della contrattazione integrativa – a partire dalla salvaguardia delle competenze e delle professionalità coinvolte nei processi di riassetto organizzativo – ed individuato nel Fondo di Sostegno al Reddito a carattere volontario lo strumento fondamentale per gestire il tema degli esuberi discendente dalle ricadute progettuali del Piano Industriale.
Con attinenza, infine, alle misure di contenimento del costo del lavoro in atto, anche in considerazione dei pesanti sacrifici sostenuti dai Lavoratori, rimangono invariate le previsioni contemplate dagli Accordi vigenti (solidarietà, tfr, etc).
Con specifico riferimento al Fondo di Sostegno al Reddito, i punti più importanti dell’Accordo sono i seguenti:
– possono accedere al Fondo di sostegno al reddito fino a 600 Lavoratrici/Lavoratori, che maturino il diritto AGO entro il 1° maggio 2022;
– volontarietà: viene salvaguardato il principio della volontarietà di accesso al Fondo di sostegno al reddito, fermi restando gli obiettivi fissati dal Piano Industriale recepiti nell’Accordo sottoscritto;
– ai Dipendenti che volontariamente aderiscano al Fondo entro la data del 31 gennaio 2017 vengono garantite le seguenti condizioni:
o Assistenza sanitaria o Mantenimento posizione accesa presso i Fondi previdenziali aziendali;
o Agevolazioni creditizie, condizioni e servizi tempo per tempo vigente per il Personale in servizio;
o Assunzione familiari del Dipendente deceduto in costanza di
adesione al Fondo;
o Possibilità di continuare a beneficiare dei servizi previsti dalla Cassa
Mutua.
– per le Lavoratrici interessate dalle norme della legge 243/2004, la cosiddetta “opzione donna”, (circa 400), in caso di adesione volontaria alle operazioni di uscita regolate dall’Accordo sottoscritto (massimo 60 risorse), verranno riconosciute 2 annualità di RAL a titolo di incentivazione. Tale importo potrà essere integrato fino ad ulteriori 3 mensilità a seconda della differenza intercorrente tra la data di cessazione del rapporto di lavoro e quella di percezione dell’assegno di Pensione;
– viene prevista una copertura dell’assegno all’80% per alcune tipologie di Lavoratrici/Lavoratori fortemente svantaggiati da particolari situazioni individuali;
– sono previsti appositi incontri tra le parti in caso di modifiche normative sui requisiti pensionistici.
L’Azienda si è impegnata ad attivare una Struttura interna dedicata a rispondere alle diverse domande (finestre, importo assegno, ecc.) del Personale interessato dalle casistiche della manovra di razionalizzazione degli organici.
Relativamente al tema del contenimento delle retribuzioni del Top Management, l’Azienda ha espresso la volontà di incrementare la misura del contributo mensile straordinario all’istituto “MPSolidale” con ulteriori 10 o 15 giornate di retribuzione, a seconda dei livelli salariali complessivi.
Le scriventi OO.SS., considerando tale misura del tutto insufficiente, hanno immediatamente richiesto, con lettera indirizzata al Ministero Economia e Finanza, l’applicazione dei tetti allo stipendio dei manager introdotti con Decreto MEF in data 19 ottobre 2016.
Siena, 23 dicembre 2016
LE SEGRETERIE