In data odierna il nuovo Piano Strategico, denominato “Piano di Transformazione 2019” è stato presentato, praticamente in contemporanea, a Milano ai componenti del CAE e alle Organizzazioni Sindacali italiane, e a Londra, direttamente dall’AD ai mercati finanziari.
Di seguito riportiamo i contenuti salienti:
- Aumento di capitale di 13 miliardi già interamente sottoscritto, a cui si aggiungono le cessioni recentemente concluse di Banca Pekao, di Pioneer e di una quota di Fineco che hanno prodotto 8/9 miliardi;
- Accantonamenti per 8 miliardi per coprire crediti deteriorati;
- Spin off per 18 miliardi di crediti deteriorati;
- Snellimento dei corporate center;
- Riduzione dei costi a livello di gruppo di 1,7 miliardi, di cui 1,1 miliardi di costi Hr e 600 milioni di costi non Hr;
- Riduzione dei costi Italia di 600 milioni;
- Investimenti in IT per 2,3 miliardi;
- Esuberi totali nel Gruppo: + 6.500 posizioni di lavoro rispetto al Piano precedente;
- Esuberi Italia rispetto al Piano precedente: 3.900 posizioni di lavoro, comprensivi delle circa 800 adesioni sospese ex accordo 5 febbraio 2016 (accesso al Fondo Esuberi nel secondo semestre 2018 per lavoratori che maturano il requisito pensionistico nel secondo semestre 2021);
- Pensionamento diretto per chi matura il requisito pensionistico nel 2019;
- Nuova apertura Fondo Esuberi con durata, di massima, di 36 mesi e adesione volontaria;
Per quanto riguarda la banca, è stata confermata l’adozione di un nuovo modello di servizio che verrà illustrato in modo più approfondito in occasione di un incontro che si terrà il prossimo 20 dicembre. Al momento sono state anticipate le seguenti linee guida:
- Chiusura in Italia di ulteriori 550 agenzie, in aggiunta a quelle già preventivate, per un totale di circa 900;
- Eliminazione dei distretti;
- Soppressione di alcuni ruoli in filiale e introduzione di nuove figure professionali.
Sempre in data odierna è stata avviata la procedura contrattuale per gestire le ricadute che questo nuovo Piano determinerà sui lavoratori del Gruppo nel perimetro Italia. La trattativa si svolgerà nel prossimo mese di gennaio.
Il CdA ha inoltre deliberato una riduzione dei compensi di 120 Top Manager, a partire dall’AD.
Prendiamo positivamente atto della volontà aziendale, attraverso questo Piano, di fare pulizia rispetto all’ammontare impressionante dei crediti deteriorati e di ricapitalizzare il Gruppo in maniera significativa, per adeguare il patrimonio della banca ai nuovi valori previsti dal regolatore.
Valutiamo, inoltre, positivamente, l’intervento di riduzione dei compensi dei manager, da tempo e con forza avanzato da queste Organizzazioni.
Detto questo, non possiamo che sottolineare come, ancora una volta, la trasformazione del Piano 2019 sia segnata dalla drastica riduzione dei costi ed, in particolare, di quello del personale ed appaia priva del respiro strategico di rilancio atteso da queste organizzazioni sindacali. Gli esuberi annunciati rischiano di stremare ulteriormente l’attività commerciale della banca in Italia e di compromettere altresì il clima aziendale, se non supportati da un’efficace riorganizzazione e da una lotta agli sprechi ed alle diseguaglianze. In ogni caso gli esuberi dovranno essere gestiti solo con gli strumenti di ammortizzatore sociale di settore, positivamente sperimentati nel Gruppo, in forma esclusivamente volontaria.
Sono inoltre necessari importanti interventi di investimento verso tutti i/le lavoratori/trici del Gruppo, sia in termini economici, sia di riconoscimento professionale, poiché saranno parte fondamentale della politica di rilancio.
La realizzazione del Piano dovrà essere accompagnata da processi di riconversione professionale e vedere importanti investimenti finalizzati alla creazione di nuova occupazione giovanile, in particolare verso le nuove professionalità in grado di reggere la sfida della digitalizzazione.
Milano, 13 dicembre 2016
SEGRETERIE DI COORDINAMENTO GRUPPO UNICREDIT
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL Credito – UILCA – UNISIN