Veneto Banca: Stato di agitazione!

Il tam tam di notizie circolate nella tarda serata di ieri con la conferma delle dimissioni del Presidente Anselmi gettano una luce sinistra sulle sorti di Veneto Banca.
LO DICIAMO CON CHIAREZZA! FAREMO TUTTO CIO’ CHE E’ NELLE NOSTRE POSSIBILITA’ PER OSTACOLARE UN PROGETTO DI FUSIONE
TRA BPVI E VENETO BANCA CHE VEDREBBE LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI DELLE DUE BANCHE, PAGARE IL CONTO PIU’ SALATO,
CON PESANTI TAGLI DEL COSTO DEL LAVORO E MIGLIAIA DI LICENZIAMENTI!

Oltre a quello già salato che pagherebbero tutti i territori di riferimento.
Da subito le scriventi OO.SS. dichiarano lo STATO DI AGITAZIONE PERMANENTE. Con l’occasione vi rappresentiamo sinteticamente quanto emerso nell’incontro di ieri pomeriggio a seguito della convocazione in D.G. per l’illustrazione del nuovo modello commerciale. Le DD.TT. verranno messe definitivamente a terra a partire dal 15 gennaio 2017, dopo la presentazione del Piano Industriale e verranno ridotte, rispetto al progetto di aprile, da 8 a 6 a cui si aggiungerà la nuova D.T. di BancApulia. Ognuna di esse verrà suddivisa in due zone territoriali attorno alle quali orbiteranno circa 25 filiali. Diversamente da quanto era stato comunicato in precedenza al momento non verranno chiusi altri sportelli e il progetto Hub & Spoke è sospeso in attesa del nuovo Piano Industriale che verrà presentato entro il 31 gennaio 2017.
All’incontro ha partecipato anche l’A.D. al quale avevamo chiesto chiarimenti sulle notizie che si rincorrono sulla stampa su una possibile fusione con la Banca Popolare di Vicenza. Egli ha ribadito che nessuno ci sta obbligando a fonderci con la Banca Popolare di Vicenza. La proprietà ha chiesto di realizzare uno studio per valutare se un’operazione di questo tipo possa comportare dei vantaggi ed essere utile a migliorare la situazione delle due banche. Questo studio richiederà diversi mesi. L’A.D. inotre ha precisato i tre punti nevralgici per Veneto Banca e per Banca Popolare di Vicenza: monte crediti, personale (le due banche hanno idee completamente diverse) e i tavoli di conciliazione.
RESPINGIAMO QUALUNQUE IPOTESI DI FUSIONE CON LA BPVI COSI’ COME RESPINGIAMO QUALSIASI INIZIATIVA DI STUDIO PERCHE’ APPARE SOLO COME PREPARATORIA O L’ANTICAMERA DELLA FUSIONE.

Continuiamo a essere convinti che una fusione tra Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza sia un grave errore che porterà a un indebolimento delle due banche, alla perdita di numerosi posti di lavoro e a un impoverimento del territorio. Riteniamo si tratti dell’ennesimo tentativo di speculazione con gravi conseguenze per la collettività e vantaggi solo per pochi.
Il 16 novembre p.v., in occasione dell’Assemblea dei Soci di Veneto Banca chiamati a votare sull’Azione di Responsabilità che riteniamo vada portata avanti senza indugi, ABBIAMO INDETTO UNA GRANDE MANIFESTAZIONE UNITARIA DEGLI ATTIVISTI SINDACALI, INSIEME A TUTTI COLORO CHE VORRANNO UNIRSI A NOI, PER DICHIARARE IL NOSTRO CHIARO E FORTE NO A UNA FUSIONE CHE GENEREREBBE ANCORA PIÙ PROBLEMI RISPETTO A QUELLI CHE QUESTE DUE BANCHE STANNO GIÀ AFFRONTANDO.
Vi faremo saper al più presto il programma dell’iniziativa!
Prepariamoci ad una lunga stagione di lotta per la difesa dell’occupazione e del salario delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo Veneto Banca.
Soprattutto sarà necessario che l’intera categoria dei bancari comprenda che se passa il modello ‘Mion-Penati’ si creerà un precedente epocale che potrebbe mettere a rischio le tutele e i diritti dell’intera categoria, costruiti in 50 anni di lotta, di sacrifici e di contrattazione.
Montebelluna, 8 novembre 2016
COORDINAMENTI GRUPPO VENETO BANCA FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UILCA UNISIN

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