Care colleghe e cari colleghi, la stampa continua a pubblicare notizie e dichiarazioni che non fanno altro che alimentare il clima di preoccupazioni che da diversi mesi si respira nella nostra banca, in particolare per quanto riguarda l’ipotesi di fusione tra Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza.
Desideriamo comunicarvi che queste sigle sindacali non sono contrarie a valutare seri progetti di fusione mentre sono fortemente contrarie alla fusione tra le due ex popolari venete: faremo tutto quello che servirà e sarà necessario per la tutela dei lavoratori del Gruppo Veneto Banca, coinvolgendo, se necessario, tutta la categoria. Questa operazione avrebbe come solo e unico effetto un pesante taglio dei costi del lavoro e conseguenti inevitabili tensioni occupazionali. Come abbiamo più volte sottolineato riteniamo si debbano proporre strategie vere e concrete per un reale rilancio delle due banche, anziché percorrere scorciatoie che avrebbero l’unico merito di scaricare sulle lavoratrici e sui lavoratori l’onere di un risanamento dei danni causati da amministratori e managers che si sono dimostrati dei veri e propri incapaci.
Lunedì 7 novembre p.v. le organizzazioni sindacali aziendali di Veneto Banca e di Bancapulia sono state convocate presso il centro direzionale di Montebelluna per l’illustrazione dei dettagli del nuovo modello commerciale nel rispetto dell’informativa del 16 marzo 2016 e agli impegni sottoscritti nell’accordo del 23 aprile 2016.
Nel corso di questo incontro ci auguriamo di poter ricevere qualche indicazione in più sul tema fusione visto che sembrerebbe siano stati avviati tavoli di lavoro congiunto, Veneto Banca/Banca Popolare di Vicenza, che pare stiano analizzando la fattibilità della fusione fra le due banche.
Sarà nostra cura tenervi puntualmente aggiornati.