Bper: dopo gli incontri lo stallo permane

In data 18 ottobre si è riunita a Roma l’intersindacale di Gruppo per valutare la situazione in seguito alla diffida delle OO.SS. e alla risposta aziendale pervenuta il 14 u.s.

Purtroppo, nella risposta aziendale non c’è traccia dei segnali di cambiamento richiesti nell’ultimo incontro dalla delegazione sindacale, tali da consentire una proficua tornata di trattative.

Infatti, l’azienda continua a sostenere l’inapplicabilità dei Contratti Integrativi in alcune parti in quanto a suo dire incompatibili e non coerenti con l’attuale nuovo assetto generato dal Footprint.

E per di più ne pretenderebbe la condivisione con il sindacato!!.

E’ evidente che per le Organizzazioni sindacali la posizione aziendale è inaccettabile, è lesiva dei diritti dei lavoratori, è inconciliabile con la filosofia aziendale, fin qui sbandierata, di attenzione al Personale.

L’applicazione del modello Footprint ha creato, fin dall’inizio e in ogni sua fase successiva, un clima di disagio e di sofferenza vissuto quotidianamente dai lavoratori:

  • per l’incertezza, la contraddittorietà nelle indicazioni aziendali e spesso la mancanza di formazione rispetto ai ruoli assegnati, che determinano scompensi operativi all’interno della filiale, a cui pongono rimedio i colleghi per virtù propria;
  • per l’introduzione di nuove procedure che sono ben lungi dal mantenere l’efficacia e l’efficienza  annunciati;
  • per gli eccessivi carichi di lavoro e la confusione nei ruoli assegnati rispetto alla precedente organizzazione che, talvolta, hanno portato a commettere degli errori, prontamente sanzionati dall’azienda;
  • per la mobilità territoriale, che incide sulla qualità di vita e sul reddito delle famiglie;
  • per i demansionamenti e i repentini cambi di ruolo e contenuti professionali, che mortificano le professionalità e le aspirazioni di anni e di costante impegno lavorativo;
  • per l’evidente sottodimensionamento degli organici, che non consente di far fronte fisiologicamente alle sostituzioni, alle ferie, alle assenze per malattia, alla concessione dei par time, in netto contrasto con gli obiettivi del Piano Industriale e dell’accordo del 14 agosto;

Tutto ciò non viene percepito dall’azienda che si limita imperterrita ad una mera pianificazione teorica, lontana dalla realtà, ed è sorda a tutte le segnalazioni del sindacato sugli scompensi rilevati nelle filiali,  sui disagi dei lavoratori e sulle difficoltà nei confronti del rapporto con la clientela.

Anche sul pendolarismo l’azienda è arroccata su una posizione che limita l’intervento ad una platea ristretta di colleghi e per un periodo limitato, creando discriminazione a parità di condizioni di mobilità.

Rimane quindi  lettera morta la richiesta sindacale di prevedere,  a tutela dei colleghi che vivono nella condizione di pendolare, uno strumento che, quando ricorrano determinate condizioni, abbia caratteristiche di tutela generale e non un limitato effetto transitorio.

Su questi e altri temi, le Organizzazioni Sindacali intendono aprire una fase informativa con tutti i colleghi del gruppo da realizzarsi nelle assemblee già programmate in Bper  e in  quelle ancora da programmare in tutto il gruppo.

Qualora l’azienda riveda in maniera chiara e trasparente le proprie posizioni, le segreterie di gruppo si renderanno disponibili a riprendere il confronto nella sua sede naturale.

Le Segreterie di Coordinamento del Gruppo BPER

FABI    FIRST/CISL    FISAC/CGIL    SINFUB    UGL CREDITO    UIL C.A.    UNI.SIN.

Scarica il comunicato

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