Banco Popolare Roma: solo un picco di operatività?

Da qualche giorno un gruppo di risorse proveniente da altro Polo del Gruppo sta affiancando i colleghi dei Crediti Speciali per acquisire la conoscenza di una parte del lavoro da questi svolto.
L’intervento, a quanto dichiara l’Azienda, è la conseguenza dell’offerta commerciale sui mutui che ha creato un picco di operatività che non riesce a essere smaltito dalle risorse in capo alla sede romana.

Ritenendo che le scriventi OO.SS. dovevano essere preventivamente informate, così come previsto dalla normativa vigente, abbiamo già chiesto chiarimenti all’Azienda in quanto, a maggior ragione, non può non destare grande preoccupazione l’eventualità che si sposti lavoro su altri Poli proprio a pochi giorni dalla quasi certa apertura di una procedura di fusione che investirà in modo importante il nostro territorio e con un Piano Strategico che ha già dichiarato 1.800 esuberi e 800 ricollocazioni.

Abbiamo già sperimentato infatti che movimenti di questo genere preludono a spostamenti definitivi di attività e non possiamo permettere, se così dovesse essere, che il Polo romano sia ulteriormente depauperato.

Le RSA romane auspicano che in questo frangente non sia così e vigileranno affinché si eviti al territorio romano di partire con un altro handicap nell’affrontare una futura trattativa di fusione, che dovrà rispettare, così come promesso nei recenti incontri con gli A.D. dei due Gruppi, il valore della Multipolarità, evitando diseguaglianze e favorendo invece pari opportunità, professionalità e nuova occupazione per tutti i lavoratori, di tutti i territori, storici o meno.

Vi terremo informati seguendo attentamente gli sviluppi della situazione.

Roma, 7 ottobre 2016

RSA FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – SINFUB – UILCA – UNISIN GRUPPO BANCO POPOLARE ROMA

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