Siamo a condividere tutto il nostro sgomento per il lavoratore tragicamente ucciso a Piacenza durante un picchetto davanti alla sede della GLS corriere espresso.
Il suo nome era Abdul Elsalam Ahmed Eldanf. Egiziano, padre di 5 figli.
Lavorava dal 2003. Ieri è stato ucciso da un camion che ha travolto il picchetto di operai che scioperavano per i diritti dei precari.
E LUI PRECARIO NON ERA ma sentiva questa lotta come fosse sua. Questo il link alla notizia.
La dinamica dell’incidente, se confermata dagli inquirenti, sarebbe quantomeno inquietante perché ci riporta indietro di un secolo: sembra, infatti, che la vittima sia stata travolta dall’autista di un camion, incitato a forzare il blocco dei lavoratori da parte di un addetto vicino all’azienda.
È possibile, nel 2016, morire perché si partecipa ad uno sciopero?
È possibile che la vita di un lavoratore sia tenuta in così poco conto, da essere sacrificata sull’altare del profitto?
Non aggiungiamo altro perché non c’è niente da aggiungere, ma tanto su cui riflettere.
La Segreteria nazionale di Coordinamento
15 settembre 2016