Non vi è imputazione per riciclaggio se il solo elemento di prova è costituito dal possesso di un notevole importo di denaro individuato ai confini di Stato.
Questo chiarimento arriva da una sentenza della Corte di Cassazione in una riunione della Seconda sezione penale. Alla Corte si era presento il quesito se la semplice detenzione di denaro presupponeva la commissione di un reato, in quanto proprio lo stesso possesso (in somma ingente, ovviamente) costituiva il corpo del reato.
La ratio della Cassazione è che il mero possesso di un ingente somma di denaro non può giustificare ex se, in assenza di qualsiasi riscontro investigativo, l’elevazione di un’imputazione di riciclaggio, senza che sia stata in alcun modo verificata l’esistenza di un delitto presupposto.
Senza nessun elemento idoneo a specificare l’esistenza di un reato presupposto dal quale possa avere avuto origine la somma contante oggetto della sentenza (il sequestro della somma è comunque sempre possibile per violazione della disciplina valutaria) l’ipotesi di riciclaggio configurata alla Cassazione si rivela del tutto arbitraria.