22 luglio 2016. Con un laconico comunicato Banca d’Italia – Autorità di risoluzione delle crisi dava notizia che “ Nel rispetto dei termini previsti dalla procedura per la cessione delle good bank, sono pervenute tre offerte economiche impegnative. Le offerte verranno analizzate dagli Advisor. Ulteriori comunicazioni seguiranno all’esito delle valutazioni “.
Non sono seguite ulteriori comunicazioni.
Nessuna informazione sulla concreta attività della Società veicolo “REV – Gestione Crediti S.p.A.” costituita a gennaio 2016 per gestire i crediti in sofferenza ceduti – a prezzi stracciati – dalle 4 vecchie banche, fatto salvo la rassegnazione delle deleghe attribuite all’A.D. di cui alla comunicazione del 23 agosto c.te.
Solo la stampa dà, invece, ampiamente conto dell’ “evoluzione” del processo di cessione, avviato il 19 gennaio da Banca d’Italia con la pubblicazione dell’invito per la manifestazione di interesse in relazione all’operazione di dismissione di Nuova Cassa di risparmio di Ferrara S.p.A., Nuova Banca delle Marche S.p.A., Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio S.p.A., Nuova Cassa di risparmio di Chieti S.p.A.
Le offerte dei fondi esteri di private equity sarebbero state respinte al mittente con la duplice motivazione: insufficienza del prezzo ed errori nella formulazione delle proposte.
L’ ” asta “ è stata riaperta; si sono riaffacciati soggetti che finora non avevano manifestato interesse.
Le offerte non sono formalizzate; tantomeno sono noti le condizioni e il prezzo di vendita su cui si tratta.
Un “ tormentone “ sfociato, improvvisamente, il 22 novembre 2015, nella decisione di Governo e Autorità di vigilanza di procedere alla “risoluzione” delle 4 vecchie banche, dopo il periodo evidentemente infruttuoso di amministrazione straordinaria.
Una gestione delle crisi che mette in discussione l’economia e l’occupazione nei territori coinvolti e che rischia di pesare sui bilanci 2016 delle banche italiane, nonostante l’entità dei provvedimenti assunti dal Governo a sostegno dell’intero sistema bancario.
Una trama degna di un thriller finanziario, un best seller se non ci fossero lavoratori e risparmiatori coinvolti.
Che ne è dei “ procedimenti aperti, trasparenti, non discriminatori e competitivi ” a presidio della cessione delle 4 nuove banche ?
Come si intende procedere ? Quali garanzie per:
- le imprese e le famiglie, l’economia reale dei territori coinvolti ?
- i livelli occupazionali e le condizioni di lavoro ?
Trasparenza e pubblicità dei criteri e delle condizioni possono soltanto giovare alla credibilità del sistema Paese e alla sua economia.
Chieti, Ferrara,Arezzo,Jesi, 29 agosto 2016
Le Segreterie degli Organismi sindacali aziendali FISAC/CGIL
Nuova Cassa di Risparmio di Chieti Spa – Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara Spa
Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio Spa – Nuova Banca delle Marche Spa